Attualmente in Italia nessun politico è in grado di rappresentare un qualsiasi cittadino medio del Paese. La classe politica e dirigenziale è vecchia, passata, appartenente ad un tempo che non c’è più. Troppo attaccati alle poltrone per capire cosa c’è fuori dai palazzi, con portafogli troppo pieni per aver voglia di comprendere qualcosa.
È ora che ci sia del nuovo. Nuovi volti, nuove persone, nuove idee. Per questo dico “Largo ai giovani”. Ma due sono i problemi fondamentali: la politica stessa e gli italiani.
La prima porta ad entrare in quei palazzi e non volerne più uscire, crescono gli interessi e le possibilità portate dal potere. Il secondo è rappresentato non dagli italini in sé, ma dalla stanchezza politica che si portano dentro. Anni di malgoverno, anni di fiducia tradita. Anni di ipocrisie. Troppe. Gli italiani non hanno più interesse per quella classe chiamata “Politici”. Il pesniero comune è “Tanto son tutti uguali, arrivati a Roma pensano solo ai loro interessi”. Per questo nelle mani dei giovani politici c’è il futuro del Paese, non perché c’è bisogno di nuovi scaldapoltrone, ma c’è un reale bisogno di nuovi politici, che sappiano allontanarsi dalle ipocrisie degli idealismi e riescano a capire il Paese, per collaborare insieme al fine di salvarlo. Non deve importare il colore o la presunta fede, deve essere messo al primo posto il bene di tutti.
Ora, quando una parte politica ha un’idea, seppur giusta, la parte avversa la boccia a priori, per far credere all’elettorato che è sbagliata, ch dall’altra parte non arriva nulla di buono. Ma quante volte la stessa idea è proposta e bocciata da entrambe le parti a fasi alterne? È ora di finirla con questo tira e molla. La popolazione non ne può più di scaldapoltrone da più di 20000 euro al mese che parlano di crisi e poi votano all’unanimità gli aumenti di stipendio parlamentari e senatoriali. C’è bisogno di volti nuovi, certo, ma soprattutto di mentalità nuove. Di politici veri.
Flavio Coraglia