"Ragazzi sono morti due italiani a Bala Murghab!"... Quando ti svegli con queste parole, sai già che non sarà una giornata semplice.
Primo pensiero, avvertire famiglia e fidanzata, poi gli amici. "Sto bene, non preoccupatevi". Facile a dirsi, vero? Non preoccupatevi. Come puoi dire ad una persona distante 6000 Km di non preoccuparsi e sperare che ti ascolti? I pensieri che hai in testa tu, sulle persone a casa sono moltiplicati dieci, cento, mille volte... Ma dentro te speri che ti ascoltino, che capiscano che tu con quell'attentato non centri nulla e che stai bene, la cosa più importante.
Tu stai bene, si. Fisicamente e in gran parte mentalmente. Vuoi perchè quelle persone le conoscevi, ma i rapporti non erano certo così stretti. Tu stai bene, si. Ma quelle persone le conoscevi, le avevi viste, osservate, sentite parlare. Allora inizi a pensare, ma sai che non deve durare, perchè l'unica cosa che puoi fare è rendergli omaggio. Con una preghiera, un pensiero, chi una lacrima, un sorriso.
Sono morti per il loro lavoro. Questo bellissimo, unico lavoro, al quale dedichiamo la nostra vita che a volte, maledetto, se la prende.
Ora basta con le parole. Il pensiero va alle famiglie, alla moglie del Sergente (Ora Sergente Maggiore) Massimiliano Ramadù e alla fidanzata del Primo Caporalmaggiore (Ora Caporalmaggiore Scelto) Luigi Pascazio, ai loro amici e a tutte le persone che volevano loro bene.
Ora basta con le parole. E' ora del silenzio.
Addio Ragazzi.
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