QUESTO E' UN BLOG CHE NON SI RICONOSCE IN NESSUN COLORE POLITICO, IN NESSUNA RELIGIONE, MA ESPRIME I LIBERI PENSIERI DELL'AUTORE SUL MONDO E SULLA SOCIETA'

venerdì 24 settembre 2010

EROE DEL NOSTRO TEMPO: HOSSEIN DERAKHSHAN


Lo chiamano Hoder o The Blogfather ed è un eroe indiscusso dei cupi tempi che vive la libertà in Iran. Pargolo dell'èlite del Paese, educato e laureato nei migliori istituti iraniani, emigrato in Canada per poter descrivere i soprusi del regime, ma soprattutto padre di tutti i blogger della Repubblica Islamica, colui che ha reso possibile la conoscenza di una via per aggirare il sistema di censura degli ayatollah.

Hossein è stato arrestato il 1 Dicembre 2008, dopo il suo rientro dall'autoesilio. Gli era stata promessa l'impunità, ma i potenti padri della religione non son famosi per la benevolenza nei confronti di chi "tradisce" la rivoluzione.
Arrestato, per mesi non si è saputo più nulla di lui. Dopo due mesi le autorità hanno comunicato il suo stato di prigioniero, il padre è riuscito a vedere il figlio solo dopo un anno e ha denunciato l'evidente utilizzo di torture durante il periodo di detenzione. Il 23 Giugno di quest'anno è stato formalmente condannato a morte per "attività contro la religione", in realtà per aver dato il potere della parola al suo popolo, per aver fatto conoscere un mezzo di comunicazione efficace al fine di divulgare la disastrosa situazione di una generazione che vuole un Iran libero dall'egemonia dell'estremismo degli ayatollah, un Iran nuovamente culla della civiltà.

The Blogfather è un esempio di cosa voglia dire lottare e colpire il potere con la sola informazione. Personalmente spero che venga liberato, che il mondo si mobiliti per ottenere la scarcerazione di un uomo con la sola colpa di amare il suo Paese e la libertà. La mia speranza è che i potenti del mondo non temano Hoder più degli ayatollah e per questo insabbino la sua storia.

C'è una petizione online che ne chiede la liberazione alle autorità iraniane. Probabilmente resterà inascoltata, ma se il mondo è riuscito ad alzare la voce per Sakineh, credo che anche questa volta, possa farcela a salvare una vita umana e con essa una speranza per il futuro.

Flavio

venerdì 10 settembre 2010

TERRY JONES: IGNORANZA ED ESTREMISMO


Terry Jones, professione: Terrorista Cattolico.

Questo reverendo americano salito alla ribalta della cronaca per via della sua spregevole iniziativa di bruciare il Corano nell'anniversario della tragedia delle Torri Gemelle, è paragonabile ai suoi colleghi Mullah estremisti islamici. Quale sarebbero le differenze? Nessuna, a parte le credenze religiose.
Cristianesimo e Islam, entrambe parlano di pace e allo stesso tempo portano guerra.
Vorrei dire una cosa al signor Jones: legga il suo Vangelo, ascolti veramente le parole di quel Cristo che lei invoca come vero Dio e scoprirà che se fosse tra di noi le chiederebbe di stare in silenzio e, probabilmente, le toglierebbe la facoltà della parola. Non del pensiero, dato che evidentemente di intelletto lei ne è privo.
Pensi alla pace che invoca quel Nazareno, come unica soluzione per avvicinarci a Dio. Un Dio che unisce le tre grandi religioni, ricordiamolo. Quindi signor Jones, lei, con la sua malsana e pericolosa idea, non solo non fa nulla contro l'Islam estremista, ma si accosta alle metodologie del terrore.
Inoltre, signor Jones, lei mette in pericolo tutto il mondo perchè, come sa, l'ignoranza (di cui lei ha dimostrato di essere uno dei più grandi rappresentanti) è molta e la popolazione islamica mondiale non ascolta le scuse e le toppe messe da Barack Obama, ma solo le sue stupide parole e agirà di conseguenza, come già si vede nelle manifestazioni e i proclama anti-Occidente di queste ore. Mette in pericoli tutti quei ragazzi che si trovano in teatro di guerra (dei quali io faccio parte), aumentando i rischi giornalieri cui vanno (andiamo) incontro.
Signor Jones, faccia una cosa intelligente: si tagli la lingua come consiglia nostro Signore per chi dice stupidaggini come la sua.

Flavio

giovedì 9 settembre 2010

UNIONE EUROPEA E VIVISEZIONE


Entro due anni ogni Stato dell'Unione Europea dovrà recepire la nuova direttiva del Parlamento di Bruxelles in materia di vivisezione.
Informandomi in rete pare che il vecchio testo sia stato modificato sensibilmente per quanto riguarda le sofferenze impartite agli animali. L'articolo 16, difatti permette di riutilizzare più volte lo stesso animale anche in procedure che provocano dolore, angoscia e sofferenza; l'articolo 5 prevede l'apertura toracica senza somministrazione di analgesici, nonchè la sperimentazione su animali vivi a scopo didattico; l'articolo 14 da la scelta agli sperimentatori di somministrare o meno anestetici o antidolorifici ad animali sofferenti; mentre l'articolo 11 permette la sperimentazione su cani e gatti randagi.

personalmente penso che queste modifiche, come la vivisezione in generale, sia un punto in meno per l'Umanità. Impartire sofferenze inimmaginabili ad animali innocenti, la cui unica colpa è non essere umani è la cosa meno umana che ci possa essere. Chi siamo noi per portare queste sofferenze, che bisogno c'è di togliere anestetici e antidolorifici a queste vittime del nostro progresso? Come si riesce a tapparsi le orecchie mentre queste creature soffrono, urlano il dolore? Chi sono quegli studenti che seguono lezioni di mostruosità senza battere ciglio?
Il nostro progresso. Ecco la risposta a tutto. Nel suo nome sono stati commessi i più grandi crimini della Storia, è sempre andato avanti grazie alle guerre, all'odio e al disprezzo che l'Uomo ha verso la vita altrui, non raramente anche di se stesso.
La vivisezione è già una pratica barbara di per se, togliere quei pochi diritti a questi animali indifesi, togliere loro la possibilità di soffrire meno, non è progresso. E' criminalità.

Questa direttiva deve essere boicottata, noi non siamo nessuno per decidere che la nostra esistenza vale più delle altre. Certo, ci fa comodo avere le medicine, le cure, i rimedi alle malattie, ma possibile che l'unica via sia la vivisezione di creature innocenti? Possibile che nel XXI secolo non ci siano metodi per sperimentare senza recare sofferenze inutili? Questi metodi alternativi ci sono, quindi usiamoli e finiamola di sentirci come dèi, autorizzati a disporre del destino di qualsiasi altra forma di vita.

Flavio



mercoledì 8 settembre 2010

MOSCHEA A TORINO. IL MIO SI.


Parlo da torinese, ancora una volta.
No, non mi sento offeso dalla presenza di una moschea nella mia città, basta che alle cinque del mattino non parta il muezzin perchè, oltre ad essere altamente irritante (E dopo 5 mesi di Afghanistan, posso dirlo senza problemi), andrebbe contro le regole e le leggi sull'inquinamento acustico. Sono d'accordo perchè credo che la Costituzione vada rispettata sempre e non, come ci insegna Silvietto, solo quando ci conviene. L'importante è che non ci siano episodi e personaggi sospetti, incitazioni all'odio, accuse contro gli infedeli e cose del genere. Cose che si vedono anche nell'integralismo cattolico e che vanno altrettanto condannate.

Ben vengano le nuove culture se rispettano le regole e le leggi del Paese che le ospita. L'unico modo per risolvere le questioni interraziali e interreligiose è il confronto e sarebbe bello vedere un giorno i rappresentanti della Sinagoga, del Duomo e della Moschea prendere parte ad un dibattito unito, ragionevole che possa tracciare la via all'amicizia tra queste religioni che, ricordiamolo, hanno lo stesso Dio.

Flavio

lunedì 6 settembre 2010

LE SCELTE DI FINI


Gianfranco Fini vuole uccidere il PDL. Ovvero, sta cercando di fare quello che in dieci anni l'opposizione non è mai riuscita a fare: colpire Berlusconi.
Le prossime elezioni ci diranno il reale peso di questo tiro da parte dell'uomo che ha sempre stupito la scena politica per le sue scelte, certo dettate dall'opportunismo, ma coraggiose.
Iniziò uccidendo il sogno di Almirante, suo padre politico, colpendo a morte l'M.S.I. per fondare Alleanza Nazionale, sempre con la fiamma tricolore, ma un po' meno vivace. Ha continuato la sua opera abbattendo gli stereotipi da neofascista che lo perseguitavano andando in Israele e "pentendosi" del passato targato "Ventennio", fino ad arrivare a farsi promotore dell'estensione del voto agli immigrati. L'ultimo periodo si è contraddistinto per le frecciate e le bastonate alle scelte politiche del padrone Silvio, ribellandosi più volte alle linee di pensiero del Regno-PDL. Ora l'uscita, una secessione che persino i "guerrieri celti" padani si sognano, un nuovo movimento che vede volti noti e meno noti tra i suoi seguaci. Un movimento, Futuro e Libertà, che imbarazza tutti gli schieramenti, perchè non è collocabile in nessuna ideologia politica, di nessun colore. Voglio azzardare un'ipotesi: andrà bene, perchè questa sarà la sua forza, ovvero uscire dagli stereotipi. Affermare apertamente che l'era delle ideologie è terminato, richiede coraggio e, bisogna ammetterlo, al buon Gianfranco questo non manca.

Probabilmente si penserà al solito opportunismo politico e fondamentalmente può anche essere la verità, ma cosa importa? La politica è questo, il PDL sente l'avanzare dell'età di Berlusconi e la lotta interna, come già scritto da me in precedenza, è e sarà spietata per la successione. Fini ha deciso di uscire prima che la barca si accasci sul fondo del mare in mille pezzi, si è costruito il suo piccolo vascello e si è lanciato in una nuova avventura nei mille volti della politica.
Qualunque pensiero venga in mente, non si può fare a meno di accorgersi che qualcosa sta cambiando.

Flavio

sabato 4 settembre 2010

WEB ANTIDEMOCRATICO?


E' ufficiale: la politica ha paura del Web. Giulio Tremonti dice che Google è un problema per la democrazia e che la diffusione delle notizie in tempo reale è un pericolo senza controllo.
Rido, perchè ho sempre pensato che la democrazia fosse la voce del popolo, mentre il mestiere di un politico fosse ascoltare queste voci e lavorare di conseguenza. Ho sempre sperato che nel XXI secolo si fosse arrivati a questo traguardo, con mille limiti e problemi, ma che il punto fosse chiaro. Invece ogni giorno mi è sempre più chiaro che la politica ha ancora il terrore del vero pensiero del popolo e vuole i bavagli.. Ma cosa c'è di più libero del web, dove le voci si accumulano, le urla risuonano e ognuno può farsi un'idea reale dell'attualità, cercando la verità ovunque, informandosi e selezionando le notizie?
I politici non dovrebbero avere paura del Web, dovrebbero essere felici di avere questa opportunità per ascoltare veramente la gente, essere vicini alle esigenze ed alle problematiche della comunità che dicono di rappresentare. Forse vedono tremare le poltrone? Forse l'esempio del Movimento popolare "5 Stelle" di Beppe Grillo, nato e cresciuto nel web e grazie ad esso arrivato alla politica ha innescato un sistema immunitario contro le voci popolari al punto che si cerca una cura per questa "malattia"?

Abbiamo raggiunto un livello troppo alto di libertà, abbiamo tra le mani un'arma che il potere non riesce a controllare e cerca quindi di limitare con leggi assurde e parole insensate. Sta a noi non perdere questa occasione e continuare a urlare le nostre idee senza paura e con la consapevolezza che se temono le idee e le parole del popolo, vuol dire che hanno qualcosa da nascondere, se temono i nostri pensieri, vuol dire che vogliono solo tenerci in pugno e tapparci la bocca. Non dobbiamo permetterglielo.

E' vero, il web non è democratico. E' libero!

Flavio