Non parliamo di formaggio, ma di Italia.
Terra di poeti e navigatori, santi e guerrieri. Dal passato pieno di onori ed orrori. I primi sono finiti, i secondi non lo saranno mai.
Gente dal cuore d’oro, gli italiani, capaci di gesti di solidarietà e generosità fuori dal comune immaginario mondiale. Eppure allo stesso tempo capaci di commettere tali ingiustizie da oscurare ogni azione positiva.
Prendiamo un esempio banale come il terremoto in Abruzzo. Appena accaduta la tragedia e l’allarme lanciato, migliaia di persone da tutto il Paese sono accorse in sostegno della popolazione bisognosa. Il meccanismo dei soccorsi è partito celermente e, dove possibile, l’aiuto è stato tempestivo. Le raccolte fondi per i terremotati hanno portato appoggi importanti.
Il lato scuro della medaglia ha lasciato vedere anche episodi di sciacallaggio (Non sempre da parte di italiani, va detto), raccolte fondi fasulle atte a turlupinare persone che hanno perso tutto, imbarazzanti aumenti di prezzi di beni di prima necessità, fortemente combattuti dalle forze dell’ordine e dagli stessi cittadini. Insomma, un vero e proprio buco nero dell’animo. Certo, non siamo i soli a comportarci così, ma perché dobbiamo assomigliare ad altri in queste cose? È così difficile non cercare sempre di fregare il prossimo?
Altro esempio.
La trasmissione radiofonica “Zoo di 105” ha raccolto fondi destinati ad una bimba malata di tumore, per consentirle di effettuare un’operazione importantissima per la sua esistenza, a tale scopo è stata organizzata una festa riuscitissima e sono stati raccolti abbastanza euro per raggiungere lo scopo. Non poche sono stati i cosiddetti “Bastoni tra le ruote” e pochissima l’attenzione mediatica all’evento. Io posso capire che il suddetto programma abbia dei critici che non condividono la linea di pensiero dei presentatori, ma qui c’è di mezzo la vita di una bambina. Come ci si può girare dall’altra parte per non dare atto a qualcuno che è in grado di fare una grande cosa? Sempre in merito a questo argomento, va ricordato come la bambina in questione sia ospite di una struttura che aiuta anche animali randagi a trovare rifugio e sia oggetto di aiuti di beneficenza. Ebbene ora questa struttura sarà costretta a trasferirsi perché impossibilitata a pagare il NUOVO affitto imposto dal proprietario, allettato dalle nuove entrate degli inquilini. Non capendo che si tratta di denaro per opere di bene e non per diletto. Naturalmente trovare un altro luogo dove insediare tutta l’organizzazione è difficile, perché i comuni limitrofi “Non hanno spazio sufficiente”. In una distesa di campagna non vi è spazio sufficiente.
Io mi vergogno di appartenere allo stesso Paese di certi individui. E sono mille altre le storie di cui vergognarsi.
Tuttavia sono fiero di essere connazionale della molta gente onesta italiana. Persone che pensano al prossimo, che in silenzio danno aiuto e conforto a chi ha bisogno. Perché non possiamo essere tutti così?
FC
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