Nessuno mette in dubbio che ogni immigrato debba avere una possibilità di integrazione. Ma questa integrazione chi riguarda? L'immigrato che si deve inserire in una nuova società, con usi e costumi differenti, o la società dove l'immigrato va a vivere che deve impararne le abitudini?
Credo che l'integrazion reale stia nel mezzo, ovvero ognuno impara qualcosa dell'altro.
Ora, il Comune di Torino istituirà dei corsi pr bambini e maestre dell'asilo sulla lingua araba, cinese e rumena. Culture differenti che tanto hanno da insegnare... Ma non la lingua!
Ottimo, possiamo imparare molt uno dall'altro, ma la lingua nazionale non si tocca. Questa non è integrazione, ma l'ennesimo estremismo di un'amministrazione che guarda a sinistra dimenticando il confine tra realtà e demagogia. Non riusciamo a far integrare i bambini stranieri? Parliamo nella loro lingua... N, insegnamo loro la nostra per poter vivere insieme ed insegnarci, in italiano corretto, le rispettive usanze...
Chiampa... Un altro errore...
FC
lunedì 31 agosto 2009
sabato 29 agosto 2009
Pensiero Notturno
Ore 1.00
E' molto che non scrivo su questo blog, ma alla fine è questo per me: un posto sicuro, dove ogni tanto posso scrivere ciò che mi pare, senza nessun interesse se qualcuno leggerà le mie parole. Questa zona franca è aperta a tutti, ma non aspetta nessuno in particolare.
Come ogni volta che decido di intervenire, c'è una riflessione che vaga nella mia mente. Questa volta, riguarda l'IGNORANZA.
Non quella dei bambini o delle persone incolte. L'ignoranza vera, quella che deriva dall'ottusità delle persone. Quelle persone che non guardano cosa c'è dietro a due individui dello stesso sesso che si abbracciano, si accarezzano, si scambiano parole dolci e si baciano. Loro vedono solo due gay o due lesbiche. Due diversi. Non pensano che dietro a quelle effusioni, ci sia tenerezza, amore. Quegli stessi sentimenti che noi eterosessuali riserviamo alle nostre amate (o, per le donne, ai nostri amati). No, loro vedono qualcosa di sbagliato, che secoli di omofobia hanno segnato nelle nostre culture, nelle nostre menti.
Poi ci lamentiamo se il mondo va da schifo, se ci sono persone capaci di entrare in casa di qualcuno e picchiarlo a sangue, o se c'è chi riesce a sciogliere i corpi dei bambini nell'acido. Tutto nasce dall'insensibilità dell'animo. Dall'incapacità di avere sentimenti. Dall'incapacità di amare. Di vivere e di lasciar vivere. Di combattere contro le cose realmente sbagliate. Di essere così: dannatamente umani.
FC ore 1.06
E' molto che non scrivo su questo blog, ma alla fine è questo per me: un posto sicuro, dove ogni tanto posso scrivere ciò che mi pare, senza nessun interesse se qualcuno leggerà le mie parole. Questa zona franca è aperta a tutti, ma non aspetta nessuno in particolare.
Come ogni volta che decido di intervenire, c'è una riflessione che vaga nella mia mente. Questa volta, riguarda l'IGNORANZA.
Non quella dei bambini o delle persone incolte. L'ignoranza vera, quella che deriva dall'ottusità delle persone. Quelle persone che non guardano cosa c'è dietro a due individui dello stesso sesso che si abbracciano, si accarezzano, si scambiano parole dolci e si baciano. Loro vedono solo due gay o due lesbiche. Due diversi. Non pensano che dietro a quelle effusioni, ci sia tenerezza, amore. Quegli stessi sentimenti che noi eterosessuali riserviamo alle nostre amate (o, per le donne, ai nostri amati). No, loro vedono qualcosa di sbagliato, che secoli di omofobia hanno segnato nelle nostre culture, nelle nostre menti.
Poi ci lamentiamo se il mondo va da schifo, se ci sono persone capaci di entrare in casa di qualcuno e picchiarlo a sangue, o se c'è chi riesce a sciogliere i corpi dei bambini nell'acido. Tutto nasce dall'insensibilità dell'animo. Dall'incapacità di avere sentimenti. Dall'incapacità di amare. Di vivere e di lasciar vivere. Di combattere contro le cose realmente sbagliate. Di essere così: dannatamente umani.
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