Proprio così. Ascoltate quello che dico, non ho nulla da nascondere, ma non mettetemi bavagli, non cercate di chiudere la mia bocca, di fermare la mia tastiera.
Quello che sta succedendo in Italia è vergognoso, ci stiamo avvicinando pericolosamente a Paesi come la Cina, l'Iran, la Corea del Nord, dove i governi controllano ogni mossa e decidono ogni parola che i cittadini devono far uscire dalla loro bocca.
Stiamo andando alla deriva e ci stiamo pericolosamente allontanando dall'articolo 19 della dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo e del cittadino, secondo il quale “Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”.
La Rete è l'ultimo baluardo di questo diritto, chiunque può dire la propria opinione e se non si è d'accordo la si contesta con le parole, con le riflessioni e si è liberi di scegliere se leggere o non leggere qualcosa. Questa dannata legge vuole togliere l'ultima frontiera di una libertà che la carta stampata ha perso da molto tempo.
In ogni epoca i bavagli messi alla popolazione erano il presagio della paura di uno Stato per ciò che poteva uscire dalle bocche dei cittadini, il malcontento che si vuole nascondere è sotto gli occhi di tutti e non saranno le leggi a fermarlo. Queste mosse portano solo ad accrescere il malcontento e a far scendere il livello di sopportazione delle persone, con tutto ciò che ne consegue, come la Storia ci insegna.
E' fondamentale che questo bavaglio non sia applicato, che la libertà di stampa ed espressione, specialmente in Internet, non venga soffocata, abbiamo bisogno di questo. Abbiamo bisogno che le informazioni, le opinioni, vengano fatte circolare in libertà totale. La libertà di espressione è ciò che ci differenzia da quei regimi dittatoriali che hanno distrutto l'Europa nel XX secolo e in quelli precedenti, è quello di cui ha bisogno uno Stato che si vuole definire moderno e civile.
Ma forse ormai l'Italia è lontana dal concetto di "Moderno e Civile".
FC
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