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mercoledì 8 dicembre 2010

IN SOLIDARIETÀ A JULIAN ASSANGE


Scrivo con spirito di solidarietà verso Julian Assange, difensore della Libertà di Stampa e di Espressione, incubo dei governi, uomo con la sola colpa di informare la popolazione mondiale su ciò che accade.
Le rivelazioni di Wikileaks non sono scoop particolari, non tutti almeno, ma danno fondamento documentato alle voci, a ciò che già si sapeva, ma che finora non trovava prove certe. Ha dato "voce alle voci".
Il Potere non lo può sopportare.

Il Ministro Frattini ha dichiarato la sua felicità per l'arresto di Assange, poichè è stata imprigionata una persona che ha messo a rischio la Sicurezza Internazionale. Penso sinceramente che abbia semplicemente messo a rischio la sicurezza dei giochini con i quali questi potenti manipolano le nostre vite e le indirizzano dove meglio desiderano. Trovo ridicole le accuse di stupro, casualmente giunte quando Assange è salito agli onori della cronaca per la sua azione di informazione. Trovo ridicolo che la Svezia si presti ai giochetti statunitensi, come trovo indegno che si esulti per l'arresto di un uomo che ha fatto della Libertà di Informazione il suo cavallo di battaglia.

Vale veramente poco il mio sostegno di cittadino comune, perchè non posso aiutarlo concretamente, ma spero che ognuno di noi si senta un po' Julian Assange, che ognuno di noi veda in quell'uomo dietro le sbarre un po' di se stesso, un po' della sua cosiddetta libertà imprigionata, zittita, umiliata, denigrata. Spero che ognuno di noi voglia reagire a questa situazione, alzando la voce, facendo qualche piccolo o grande gesto, finalizzato a dimostrare il dissenso e la rabbia per l'arresto di Julian Assange.

Flavio

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