PD: Più occupazione con investimenti e nuove politiche industriali. Taglio Irap per assunzione a tempo indeterminato di giovani donne
Critica di RADIO BACCANO: i soldi di questi “investimenti” dove si trovano? Quali sono queste “nuove politiche industriali”? Il taglio dell’Irap per assunzione a tempo indeterminato di giovani donne, come tutela le stesse in materia di stipendio? Perché solo le giovani donne? Per i giovani uomini si prospetta un precariato a vita? Cosa si intende per “giovane”? Programma poco chiaro.
PDL: l’obiettivo è rilanciare concorrenza e sviluppo senza privilegi di settore, ampliare le opportunità di lavoro, sostenere la mobilità, tutelare l’utilità pubblica delle reti infrastrutturali, nel quadro di regole chiare contro monopoli e posizioni dominanti. Norme e regolamenti pubblici che aprano la strada ai mercati tracciandone la cornice, e non dettandone gli indirizzi e sostituendone l’iniziativa con gli interventi di Stato; norme e regolamenti pubblici che attivino la mobilità sociale per stimolare l’utilizzo delle energie umane potenziali, moltiplicare le opportunità e sfuggire al precariato; separazione della proprietà e della gestione delle grandi reti infrastrutturali, inquadrata in un sistema di controlli e di contendibilità diffusi, garantiti soprattutto dalla supervisione di forti Autorità Indipendenti che diano norme generali e regolino i prezzi nei vari ambiti lasciando ampi spazi all’inventiva dell’operatore; apertura immediata delle nuove imprese; licenziamento libero, connesso ad una consistente tassazione per sostenere la mobilità del lavoratore; sistemi di collocamento collegati in rete su tutto il territorio nazionale, per facilitare l’incontro domanda-offerta di lavoratori; sensibili sgravi fiscali sulle assunzioni; ammortizzatori sociali (con indennità di disoccupazione parzialmente finanziata con la tassa sul licenziamento libero) connessi al seguire corsi di formazione professionale e all’accettare nuove offerte di lavoro; riqualificazione delle competenze degli ordini professionali in chiave non corporativa; destinare una parte più ampia possibile delle frequenze, che la Difesa ha liberato, all’utilizzo della tecnologia WiMax per garantire a tutti i cittadini l’accesso a basso costo ai sistemi di comunicazione avanzata; ripensamento profondo della funzione di un servizio pubblico radiotelevisivo, che punti sulla qualità e sul ruolo educativo, sottraendosi alla logica delle tv commerciali a spese dei contribuenti. [Programma elettorale 2008]
Critica di RADIO BACCANO: Le cosiddette “forti Autorità Indipendenti” da chi sarebbero monitorate? Chi decide quali Autorità Indipendenti sono adatte a tale compito? Il “licenziamento libero, connesso ad una consistente tassazione per sostenere la mobilità del lavoratore” non deruba il lavoratore stesso del suo elementare diritto di svolgere il proprio lavoro senza pressioni o minacce particolari da parte del datore di lavoro, pena il licenziamento? I sistemi di collocamento in rete dovrebbero essere indipendenti e non, come ora, gestiti quasi nella totalità da Agenzie Interinali. Gli sgravi fiscali sulle assunzioni dovrebbero essere per le sole a tempo indeterminato.
FUTURO E LIBERTÀ: Un’Italia che rimetta in moto lo sviluppo economico puntando sulle imprese, sui giovani e sulle donne, sull’economia verde, sullo sviluppo della rete, un’Italia che produca più ricchezza e garantisca una maggiore qualità della vita.
Critica di RADIO BACCANO: belle parole, ma in quanto a proposte siamo fermi alla mera retorica.
LEGA NORD: http://www.leganord.org/elezioni/2008/lega/default.asp Non si trovano programmi sul lavoro.
Critica di RADIO BACCANO: sarebbe bene pensare di far conoscere agli elettori anche il programma sul lavoro
ITALIA DEI VALORI: Prevedere il ricorso generalizzato ai contratti di solidarietà. Raddoppiare la cassa integrazione ordinaria da 52 a 104 settimane. Disporre ammortizzatori sociali a favore di tutti coloro che ne sono privi a partire dai precari.Abbattere il costo del lavoro per favorire le assunzioni a tempo indeterminato. Stabilire un salario minimo d’ingresso per i giovani pari ad almeno 1.000 euro al mese. Prevedere la copertura dei periodi di assenza per maternità, malattia e infortunio per le partite Iva con un reddito inferiore a 20.000 euro l’anno. 20% di aliquota minima fiscale su stipendi, pensioni e bassi redditi. 20% di tassazione sulle rendite finanziarie, immobiliari esclusi i titoli di Stato. 20% di aumento stipendi e pensioni minime nei prossimi 3 anni. Detassare la tredicesima mensilità per gli anni 2010. Fissare un tetto massimo per le retribuzioni dei manager di banche, di aziende pubbliche e di aziende che ricevono aiuti di Stato. Ripristinare tutte le norme approvate dal governo Prodi in tema di sicurezza sul lavoro
Critica di RADIO BACCANO: Per raddoppiare la cassa integrazione ordinaria, in questo periodo, dove si andrebbero a cercare i fondi necessari? Abbattere il “Costo del lavoro” significa abbattere i salari, il costo delle materie prime o gli investimenti in fatto di sicurezza e manutenzione. Tutte cose improponibili in Italia. Stabilire un salario minimo di 1000 euro al mese è un’ottima idea che, tuttavia, si scontra con l’attuale realtà industriale italiana. Perché ciò fosse possibile, bisognerebbe fissare un tetto massimo anche alle aziende private per quanto concerne i salari dei dirigenti e dei quadri. “Prevedere la copertura dei periodi di assenza per maternità, malattia e infortunio per le partite Iva con un reddito inferiore a 20.000 euro l’anno”, significa spendere un sacco di soldi in materia di previdenza sociale e simili. Dove si trovano questi soldi?Detassare la tredicesima per l’anno 2010 sa tanto di manovra meramente e pateticamente elettorale.
0 commenti:
Posta un commento