"Signore, basterebbe un fulmine, adesso!". Questo deve aver pensato il povero Benedetto XVI quando, avviandosi verso la Sagrada Familia per la consacrazione, ha visto diverse coppie omosessuali baciarsi al suo passaggio. O forse no, semplicemente li ha ignorati, essendo lontani i "bei tempi" di Torquemada, durante i quali sarebbero stati accesi diversi falò umani.
Personalmente ho visto la più bella delle contestazioni: nessuno slogan, nessuna violenza. Solo Amore. Un bacio, decine di baci tra persone innamorate, o semplicemente desiderose di urlare a quell'uomo (Perchè questo è Joseph Ratzinger) "Noi siamo dalla parte dell'Amore!!!". Come quella persona che tanti anni fa giunse su questa Terra predicando il medesimo messaggio di Amore, che il buon Joseph dovrebbe conoscere molto bene, trattandosi di quel Yehoshua ben Yosif in cui dice di credere e per il quale tanti orrori son stati commessi (e sarebbero ancora, chi lo sa, se solo fosse permesso) dalla Chiesa.
Non voglio infangare questo discorso con concetti anticlericali, ma riflettere su come l'Amore racchiuso in un bacio sia stato capace di urlare più di mille parole o bombe.
Forse sarebbe da intraprendere un confronto, una mediazione su cosa voglia dire amare, visto che questa Chiesa, la quale si professa "dalla parte dell'Amore", discrimina chi non lo intende come essa pretende. Forse sarebbero da togliere i confini a questo Amore, che per sua stessa natura, confini non può avere.
Flavio
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