Tornato in Patria dopo 181 giorni di quelle terre polverose, povere, desolate, in guerra.
181 giorni di lavoro, soddisfazioni, incazzature, delusioni, conquiste, lezioni date e ricevute. Giorni di amicizia, scontri, paura, divertimento, noia (poca) e fatica.
Ora è tempo di tornare agli affetti, agli amici, al divertimento, alla pioggia, alla neve, al relax, ma anche al lavoro che ci sarà dopo le meritate ed attesissime vacanze.
Voglio ringraziare i miei genitori, alla mia fantastica ragazza, a tutti i miei cari compagni e anche ai colleghi con i quali ho diviso questa esperienza, nel bene e nel male.
Grazie a tutti.
Un saluto va anche all'Afghanistan, con l'augurio che la gente e la vita possano migliorare in quel posto dimenticato da qualsiasi dio.
Flavio
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