Ancora una volta mi son stupito di questo mondo. Credevo veramente non fosse più possibile, ma ormai non c'è più limite al peggio. La cosa divertente è che per stupirmi ancora non son dovuto andare nemmeno tanto lontano, infatti ancora una volta mi trovo a parlare dell'Italia.
Insomma, basta guardarla questa giovane signora di quasi 150 anni per capire che nonostante voglia far vedere di essere in gran forma, è un rudere, una povera derelitta che non sa più che pesci pigliare per spiegare la sua decadenza.
Leggi che prevedono un'impunibilità retroattiva per le massime cariche dello Stato, bavagli a giornali e giornalisti, tentativi di censura della Rete, omicidi agghiaccianti con seguito mediatico morboso del popolino, limitazioni ed ingiustizie esclusive a scapito di coloro che non possono permettersi l'avvocato dalle parcelle stellari, malasanità comprensiva di litigate durante i parti, diagnosi errate effettuate da medici ai quali andrebbe tolta anche la licenza di respirare, tasse dell'epoca coloniale, evasioni fiscali miliardarie impunite, l'industria ridotta a sguazzare nel fango e a cercare di sopravvivere alla spietata legge del mercato che prevede importazioni dalla Cina & C. e che vede il marchio Made in Italy anche sul latte rumeno e sulle pecore spagnole. Siamo arrivati al punto che anche i pastori sardi son stati costretti a scendere in piazza per far valere un minimo di diritti. Almeno quello alla sopravvivenza.
Ma va tutto bene, i politici continuano ad accusarsi a vicenda di avere case sparse per il mondo, mentre l'italiano medio fa fatica a mantenerne una. I tagli al bilancio dello Stato sotto le voci Ricerca ed Istruzione sono sempre più ampi, ma la classe dirigente continua a prendere stipendi a quattro zeri. Va tutto bene perchè il nostro Premier continua a sorridere con i capelli (finti) al vento, l'opposizione continua a bisbigliare che così non si può andare avanti, ma ci va lo stesso, i giovani sono il futuro anche se non hanno una struttra scolastica adeguata e i medici migliori sono tutti italiani, anche se lavorano da decenni negli ospedali stranieri e qui son rimasti solo i peggiori, o quasi. Che dire. Va tutto bene.
Flavio
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