martedì 23 novembre 2010
AUSCHWITZ
giovedì 18 novembre 2010
PARLIAMO DI LAVORO
PD: Più occupazione con investimenti e nuove politiche industriali. Taglio Irap per assunzione a tempo indeterminato di giovani donne
Critica di RADIO BACCANO: i soldi di questi “investimenti” dove si trovano? Quali sono queste “nuove politiche industriali”? Il taglio dell’Irap per assunzione a tempo indeterminato di giovani donne, come tutela le stesse in materia di stipendio? Perché solo le giovani donne? Per i giovani uomini si prospetta un precariato a vita? Cosa si intende per “giovane”? Programma poco chiaro.
PDL: l’obiettivo è rilanciare concorrenza e sviluppo senza privilegi di settore, ampliare le opportunità di lavoro, sostenere la mobilità, tutelare l’utilità pubblica delle reti infrastrutturali, nel quadro di regole chiare contro monopoli e posizioni dominanti. Norme e regolamenti pubblici che aprano la strada ai mercati tracciandone la cornice, e non dettandone gli indirizzi e sostituendone l’iniziativa con gli interventi di Stato; norme e regolamenti pubblici che attivino la mobilità sociale per stimolare l’utilizzo delle energie umane potenziali, moltiplicare le opportunità e sfuggire al precariato; separazione della proprietà e della gestione delle grandi reti infrastrutturali, inquadrata in un sistema di controlli e di contendibilità diffusi, garantiti soprattutto dalla supervisione di forti Autorità Indipendenti che diano norme generali e regolino i prezzi nei vari ambiti lasciando ampi spazi all’inventiva dell’operatore; apertura immediata delle nuove imprese; licenziamento libero, connesso ad una consistente tassazione per sostenere la mobilità del lavoratore; sistemi di collocamento collegati in rete su tutto il territorio nazionale, per facilitare l’incontro domanda-offerta di lavoratori; sensibili sgravi fiscali sulle assunzioni; ammortizzatori sociali (con indennità di disoccupazione parzialmente finanziata con la tassa sul licenziamento libero) connessi al seguire corsi di formazione professionale e all’accettare nuove offerte di lavoro; riqualificazione delle competenze degli ordini professionali in chiave non corporativa; destinare una parte più ampia possibile delle frequenze, che la Difesa ha liberato, all’utilizzo della tecnologia WiMax per garantire a tutti i cittadini l’accesso a basso costo ai sistemi di comunicazione avanzata; ripensamento profondo della funzione di un servizio pubblico radiotelevisivo, che punti sulla qualità e sul ruolo educativo, sottraendosi alla logica delle tv commerciali a spese dei contribuenti. [Programma elettorale 2008]
Critica di RADIO BACCANO: Le cosiddette “forti Autorità Indipendenti” da chi sarebbero monitorate? Chi decide quali Autorità Indipendenti sono adatte a tale compito? Il “licenziamento libero, connesso ad una consistente tassazione per sostenere la mobilità del lavoratore” non deruba il lavoratore stesso del suo elementare diritto di svolgere il proprio lavoro senza pressioni o minacce particolari da parte del datore di lavoro, pena il licenziamento? I sistemi di collocamento in rete dovrebbero essere indipendenti e non, come ora, gestiti quasi nella totalità da Agenzie Interinali. Gli sgravi fiscali sulle assunzioni dovrebbero essere per le sole a tempo indeterminato.
FUTURO E LIBERTÀ: Un’Italia che rimetta in moto lo sviluppo economico puntando sulle imprese, sui giovani e sulle donne, sull’economia verde, sullo sviluppo della rete, un’Italia che produca più ricchezza e garantisca una maggiore qualità della vita.
Critica di RADIO BACCANO: belle parole, ma in quanto a proposte siamo fermi alla mera retorica.
LEGA NORD: http://www.leganord.org/elezioni/2008/lega/default.asp Non si trovano programmi sul lavoro.
Critica di RADIO BACCANO: sarebbe bene pensare di far conoscere agli elettori anche il programma sul lavoro
ITALIA DEI VALORI: Prevedere il ricorso generalizzato ai contratti di solidarietà. Raddoppiare la cassa integrazione ordinaria da 52 a 104 settimane. Disporre ammortizzatori sociali a favore di tutti coloro che ne sono privi a partire dai precari.Abbattere il costo del lavoro per favorire le assunzioni a tempo indeterminato. Stabilire un salario minimo d’ingresso per i giovani pari ad almeno 1.000 euro al mese. Prevedere la copertura dei periodi di assenza per maternità, malattia e infortunio per le partite Iva con un reddito inferiore a 20.000 euro l’anno. 20% di aliquota minima fiscale su stipendi, pensioni e bassi redditi. 20% di tassazione sulle rendite finanziarie, immobiliari esclusi i titoli di Stato. 20% di aumento stipendi e pensioni minime nei prossimi 3 anni. Detassare la tredicesima mensilità per gli anni 2010. Fissare un tetto massimo per le retribuzioni dei manager di banche, di aziende pubbliche e di aziende che ricevono aiuti di Stato. Ripristinare tutte le norme approvate dal governo Prodi in tema di sicurezza sul lavoro
Critica di RADIO BACCANO: Per raddoppiare la cassa integrazione ordinaria, in questo periodo, dove si andrebbero a cercare i fondi necessari? Abbattere il “Costo del lavoro” significa abbattere i salari, il costo delle materie prime o gli investimenti in fatto di sicurezza e manutenzione. Tutte cose improponibili in Italia. Stabilire un salario minimo di 1000 euro al mese è un’ottima idea che, tuttavia, si scontra con l’attuale realtà industriale italiana. Perché ciò fosse possibile, bisognerebbe fissare un tetto massimo anche alle aziende private per quanto concerne i salari dei dirigenti e dei quadri. “Prevedere la copertura dei periodi di assenza per maternità, malattia e infortunio per le partite Iva con un reddito inferiore a 20.000 euro l’anno”, significa spendere un sacco di soldi in materia di previdenza sociale e simili. Dove si trovano questi soldi?Detassare la tredicesima per l’anno 2010 sa tanto di manovra meramente e pateticamente elettorale.
Unione Di Centro: http://www.udc-italia.it/ non vi è programma
Critica di RADIO BACCANO: vedi Lega Nord
QUANDO L'OPPOSIZIONE ARRIVA DALLA MAGGIORANZA... BUONANOTTE PD!!!
mercoledì 17 novembre 2010
MI VERGOGNO
lunedì 15 novembre 2010
IL FUMO UCCIDE?... IL CASO "YESMOKE"
venerdì 12 novembre 2010
PREMIER E GUERRE CIVILI
“Se questi faranno il governo tecnico, noi gli scateneremo contro la guerra civile! Avranno una reazione come nemmeno si immaginano” (Da "La Stampa" del 12/11/2010, pag.5). Parole forti, dure, degne di un uomo con il potere assoluto in mano che non ha nessuna intenzione di lasciare le redini a chichessia. Peccato che a pronunciarle sia stato il Premier di una Nazione con un Governo eletto dal popolo, lo stesso popolo che sta perdendo la fiducia in questa guida.
L’incognita su possibili elezioni fa parte del gioco, ma sembra che a questo Premier di questa Nazione con un Governo eletto dal popolo, lo stesso popolo che sta perdendo la fiducia in questa guida poco importi. Lui ha il potere e non ci pensa minimamente all’eventualità di una caduta. Lui è l’Imperatore e come tale tutti lo devono accettare.
No, Premier di una Nazione con un Governo eletto dal popolo, lo stesso popolo che sta perdendo la fiducia in questa guida, lei è una figura istituzionale di una Nazione Democratica, che ha una Costituzione, che ha un Popolo Sovrano, con delle leggi che devono rispettare. Lei è cittadino di questo Stato, di questa Nazione e il fatto che al momento ne sia a capo quale Premier di una Nazione con un Governo eletto dal popolo, lo stesso popolo che sta perdendo la fiducia in questa guida, non fa di lei una persona con il potere di minacciare il popolo con una “Guerra Civile”, che riporta la memoria a quei drammatici anni conclusisi con la fine del peggior conflitto della storia. Sono parole, irresponsabili, criminali, pericolose.
Personalmente mi ritengo una persona moderata, capace di trovare del buono anche in persone che insultano il mio amato Tricolore (persone che lei conosce bene caro Premier di una Nazione con un Governo eletto dal popolo, lo stesso popolo che sta perdendo la fiducia in questa guida). Ora questa uscita, una delle tante dissenate che sta facendo, ma la più terrificante, mi porta a pensare una cosa orribile: chiunque ma non questo Premier di una Nazione con un Governo eletto dal popolo, lo stesso popolo che sta perdendo la fiducia in questa guida.
giovedì 11 novembre 2010
GUARDATE! UNO SCANDALO! NON VOLTATEVI!!!
martedì 9 novembre 2010
IL "POVERO" CALIFFANO
- Lei è a conoscenza di persone che non sono autosufficienti e prendono meno della metà della sua pensione dorata?
- Lei è a conoscenza del fatto che queste persone hanno magari lavorato una vita portando avanti le sorti di questo Paese molto più di lei, ma che lo Stato riconosce in lei un personaggio che ha fatto bene all'Italia?
- Lei è a conoscenza del fatto che potrebbe vivere benissimo con MILLESEICENTO euro al mese, dato che molte persone e famiglie vivono con la metà e, a volte meno, di ciò che lei guadagna stando seduto su una sedia?
- Lei vuole spiegare al popolo italiano, che presto si troverà a pagarle un vitalizio, come diavolo ha sperperato i miliardi guadagnati in carriera?
- Lei è a conoscenza del fatto che milioni di giovani e meno giovani non arrivano a fine mese perchè guadagnano meno della metà del suo vitalizio SIAE?
- Lei è a conoscenza del fatto che esistono case con affitti più bassi e stili di vita che le permetterebbero di arrivare tranquillamente a fine mese grazie ai MILLESEICENTO euro al mese che guadagna senza fare nulla?