Silvio Berlusconi ci propina le "Squadre della Libertà", Pierluigi Bersani la sua campagna elettorale "Porta a Porta". Faccio un appello ad entrambi: non stressateci la vita!
Siamo un popolo che, in gran parte, si è stancato della politica come la fate voi, piena di parole e fumo. Cosa dovreste fare di concreto per il bene dell'Italia e degli italiani? Togliervi di mezzo, portarvi dietro i ragazzotti urlanti ed incravattati targati PdL e i portaportisti PD.
L'Italia non ha bisogno di promesse, ne abbiamo avute troppe in più di sessant'anni di Repubblica, seguite da pochi fatti.
Un consiglio, togliete i colori dai vostri discorsi. Ormai è noto che questi non esistono, che sono specchi per le allodole per i giovani in cerca di ideali e vecchi sentimentalisti. Mettete insieme le vostre idee, quelle buone da una parte e quelle ottime dall'altra, prendete queste ultime e cercate di concretizzarle. Provate a non pensare ai vostri interessi, ai favoritismi, alle poltrone, mettete innanzi a tutto il Paese, gli italiani. Nel caso dobbiate alzare le tasse e diminuire le pensioni, dimezzate i vostri stipendi, togliete le pensioni vitalizie per un servizio che avete reso al Paese. Solo allora toccate i cittadini.
Se volete difendere le nostre tradizioni, fatelo con criterio, accettando anche la globalità che viene introdotta nel nostro territorio, ricordando che la nostra attuale cultura è il risultato di secoli di fusioni di usi e costumi.
Volete combattere la criminalità? Eliminate le pecore nere al vostro interno e se voi stessi siete pecore nere, abbiate il buongusto di stare zitti e mettervi da parte.
Senza un'adeguata istruzione e una ricerca scientifica di primo livello arriveremo presto a dover emigrare anche per un'influenza o ad imparare le tabelline e fermare li la nostra istruzione, attendendo gli aiuti umanitari. Istruzione e ricerca non devono subire le mannaie dei tagli, sono le basi della civiltà!
L'Italia ha bisogno di ossigeno e non di Mafia e abusivismo, quindi combattete seriamente queste istituzioni, fate sentire la presenza dello Stato come qualcosa di buono, sicuro, certo, non come una presenza che fa arresti clamorosi in tempo di campagna elettorale, di un'entità corrotta che colpisce dove vuole colpire ed uccide i propri eroi quando diventano scomodi.
Forse per voi che non sapete nemmeno il prezzo del pane queste parole suoneranno come un risibile urlo di un povero italiano catastrofista, ma io vedo una società divisa, impaurita, alla frutta; un'economia che stenta ad andare avanti ed un'educazione che sta regredendo ogni generazione sempre di più in qualità.
Il successo non si realizza con le statistiche berlusconiane o l'antiberlusconismo estremista del PD e soci. Il successo e il ritorno alla grandezza, se grandezza c'è mai stata, si costruisce con la gente.
Sono conscio che il problema non è solo italiano, ma per una volta differenziamoci dal resto del mondo anche se non si parla di conquistare donne, cucinare bene ed essere i migliori ingegneri sulla piazza.
Flavio
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