Le discussioni sul Ddl Intercettazioni sono slittate a Settembre. Molto bene, diranno molti. Io esulterò quando questo scempio sarà cancellato dalla memoria della nostra Repubblica, quando non si parlerà più di limiti alle indagini delle forze di Polizia e quando la libertà di stampa ed espressione saranno davvero un diritto fondamentale.
Non voglio certo uno Stato che mi ascolti in ogni istante per sapere se dico qualcosa di compromettente o denigrante nei suoi confronti, ma voglio che giudici e investigatori abbiano la piena possibilità di sapere chi infrange la legge, chi cerca di usare i soldi pubblici per interessi personali, chi utilizza il potere per scopi che porterebbero benefici solo alla cricca di turno.
Mi considererò soddisfatto quando la Libertà della Rete non sarà più messa in discussione, quando questa Libertà sarà presa dai potenti come un'efficace test di popolarità, come una guida sulle cose da migliorare, un modo per sapere di cosa la gente, il popolo, ha veramente bisogno e non come una minaccia pericolosa alla stabilità delle loro poltrone.
Spero che il lento avvicinarci alla Cina si blocchi, che non si arrivi a dover scendere in piazza esasperati, che non si arrivi ad aver paura, di nuovo, del proprio Stato. Spero che la nostra Costituzione ritorni ad essere lo scudo contro i soprusi dei politici e non un pezzo di carta che mette la maschera di Paese libero, ma nasconde solo un sacco di immondizia.
A me, personalmente, non spaventa Berlusconi, ma l'esempio che sta dando. Quello che insegna alle generazioni politiche che verranno dopo. Lui ormai è vecchio e tra qualche anno la sua data di scadenza verrà a chiedere il conto. Dopo di lui, cosa succederà? Ci sarà un Berlusconi più giovane? Cosa potrà succedere in quel caso?
Flavio
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