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lunedì 20 dicembre 2010

LEZIONI DI ANTIRIVOLTA by GASPARRI


Leggendo le ultime dichiarazioni di Maurizio Gasparri ("Genitori, dite ai vostri figli di stare a casa. Quelle manifestazioni sono piene di potenziali assassini" qui fonte), finalmente capisco la finalità ultima di questi scontri e la relativa copertura mediatica ricercata. Il movimento contro la Gelmini non si può uccidere, poiché si tratta della riforma scolastica più controversa e criticata, forse, della storia repubblicana. Come uccidere un corteo che unisce docenti e studenti, intellettuali e genitori, Università e Politecnico? Semplicemente colpendo direttamente la sola grande forza di un corteo: il numero. Ecco allora che l'ennesimo "papi" della Nazione consiglia ai genitori di tenere i figli a casa, non farli uscire per urlare i loro diritti, le loro richieste, le loro idee, perchè potrebbero farsi male in uno dei numerosi scontri con le forze dell'ordine. Scontri causati da facinorosi violenti che vanno contro la Santità Statale, contro le giustissime idee del Sommo Premier e della Sua Corte, che si scagliano anche contro un'opposizione ridicola, incapace di portare innovazione e concretezza nel mondo politico, un'opposizione che si preoccupa delle proprie poltrone e non propone nulla di nuovo se non critiche che si disperdono nel vento, prive di reale consistenza, incapace di creare alternative costruttive ma professionista nel calpestare i piedi alle nuove leve. Un'opposizione che si è dovuta appoggiare all'ambizione di un ex-missino per riuscire a portare avanti una mozione di sfiducia. Un'opposizione che perde i pezzi quando dovrebbe essere compatta, che non ha il potere di esprimere liberamente le proprie idee per una retorica rossa che difficilmente si scrollerà mai di dosso.

Mentre questa opposizione pensa a come non opporsi, ecco che il Senatore Maurizio Gasparri è libero di invocare gli arresti preventivi e, successivamente, di consigliare ai genitori di togliere ai propri figli la voglia di lottare, di scendere in piazza, perché potrebbero farsi male.

In una parola: ITALIA.

Flavio

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