QUESTO E' UN BLOG CHE NON SI RICONOSCE IN NESSUN COLORE POLITICO, IN NESSUNA RELIGIONE, MA ESPRIME I LIBERI PENSIERI DELL'AUTORE SUL MONDO E SULLA SOCIETA'

sabato 28 agosto 2010

Messaggio di servizio


Sarò assente da Domenica 29 Agosto a Venerdì 3 Settembre, dato che mi troverò in giro per l'Afghanistan.

Un saluto!

Flavio

venerdì 27 agosto 2010

CONSIGLIO AI POLITICI


Silvio Berlusconi ci propina le "Squadre della Libertà", Pierluigi Bersani la sua campagna elettorale "Porta a Porta". Faccio un appello ad entrambi: non stressateci la vita!

Siamo un popolo che, in gran parte, si è stancato della politica come la fate voi, piena di parole e fumo. Cosa dovreste fare di concreto per il bene dell'Italia e degli italiani? Togliervi di mezzo, portarvi dietro i ragazzotti urlanti ed incravattati targati PdL e i portaportisti PD.
L'Italia non ha bisogno di promesse, ne abbiamo avute troppe in più di sessant'anni di Repubblica, seguite da pochi fatti.

Un consiglio, togliete i colori dai vostri discorsi. Ormai è noto che questi non esistono, che sono specchi per le allodole per i giovani in cerca di ideali e vecchi sentimentalisti. Mettete insieme le vostre idee, quelle buone da una parte e quelle ottime dall'altra, prendete queste ultime e cercate di concretizzarle. Provate a non pensare ai vostri interessi, ai favoritismi, alle poltrone, mettete innanzi a tutto il Paese, gli italiani. Nel caso dobbiate alzare le tasse e diminuire le pensioni, dimezzate i vostri stipendi, togliete le pensioni vitalizie per un servizio che avete reso al Paese. Solo allora toccate i cittadini.
Se volete difendere le nostre tradizioni, fatelo con criterio, accettando anche la globalità che viene introdotta nel nostro territorio, ricordando che la nostra attuale cultura è il risultato di secoli di fusioni di usi e costumi.
Volete combattere la criminalità? Eliminate le pecore nere al vostro interno e se voi stessi siete pecore nere, abbiate il buongusto di stare zitti e mettervi da parte.
Senza un'adeguata istruzione e una ricerca scientifica di primo livello arriveremo presto a dover emigrare anche per un'influenza o ad imparare le tabelline e fermare li la nostra istruzione, attendendo gli aiuti umanitari. Istruzione e ricerca non devono subire le mannaie dei tagli, sono le basi della civiltà!
L'Italia ha bisogno di ossigeno e non di Mafia e abusivismo, quindi combattete seriamente queste istituzioni, fate sentire la presenza dello Stato come qualcosa di buono, sicuro, certo, non come una presenza che fa arresti clamorosi in tempo di campagna elettorale, di un'entità corrotta che colpisce dove vuole colpire ed uccide i propri eroi quando diventano scomodi.

Forse per voi che non sapete nemmeno il prezzo del pane queste parole suoneranno come un risibile urlo di un povero italiano catastrofista, ma io vedo una società divisa, impaurita, alla frutta; un'economia che stenta ad andare avanti ed un'educazione che sta regredendo ogni generazione sempre di più in qualità.
Il successo non si realizza con le statistiche berlusconiane o l'antiberlusconismo estremista del PD e soci. Il successo e il ritorno alla grandezza, se grandezza c'è mai stata, si costruisce con la gente.

Sono conscio che il problema non è solo italiano, ma per una volta differenziamoci dal resto del mondo anche se non si parla di conquistare donne, cucinare bene ed essere i migliori ingegneri sulla piazza.

Flavio

giovedì 26 agosto 2010

AUGURI MADRE TERESA


Oggi non ho intenzione di parlare di nulla del mondo che ci circonda. Oggi voglio festeggiare i cento anni di Anjeza Gonxhe Bojaxhiu, meglio conosciuta come Madre Teresa di Calcutta.

Una donna capace di lasciare tutti i privilegi, tutto il "bello" di questo mondo per dedicare la propria vita alle altre persone. Poco importa che oggi i telegiornali abbiano dedicato poco spazio all'evento, la vita di questa donna è stato uno degli eventi migliori di questo pianeta, di questa umanità. Poco importa se la cosiddetta Santa Chiesa aspetti ancora qualche miracolo per canonizzarla, nonostante Padre Pio, protettore dei santini e del commercio, sia già con l'aureola per motivi economici. La sua vita è stata un miracolo, ogni sua azione, ogni suo respiro.

Auguri Grande Donna!

FLAVIO

mercoledì 25 agosto 2010

IL VALORE DELLA VITA


Quanto vale una vita umana?
Mi pongo questa domanda leggendo delle fosse comuni dei narcos messicani, pensando alle vittime quotidiane delle mafie, di ogni parte del mondo. Guardo quanto mi circonda e penso quanto davvero possa valere la vita di una persona. Giochi di potere, soldi, sguardi, violenze d'alto livello e di piccolo, piccolissimo. Si, la violenza della strada, come quel ragazzo rumeno che ha ucciso la donna filippina qualche settimana fa, semplicemente perchè "Era la prima che mi ha incrociato la strada". Valore della vita zero assoluto.
Rapine di pochi euro portano dietro i loro morti, anziani assaliti e malmenati per il puro gusto della violenza, torture e sevizie, questo è il quotidiano. Spostando la posizione geografica, si vedono ragazze lapidate per adulterio, interi villaggi che lanciano pietre contro due ragazzi perchè non hanno voluto seguire le direttive familiari ma il loro cuore.
Ragazzini di strada che si accoltellano, ma anche giovanotti di buona famiglia, per uno sguardo storto, per una mezza parola detta o non detta, pronti a tirare fuori il coltello e uccidere un coetaneo per nulla.

Allora, quanto vale una vita umana al tramonto del 2010? La chiamiamo evoluzione, progresso, futuro. Come si chiama veramente questa realtà?
Guerre che dilaniano i continenti, massacri dimenticati e occhi che si girano dall'altra parte se non c'è qualche interesse o se la persona non "vale" qualcosa. La cosa più brutta: ognuno di noi ha un valore e non parlo di affetto, ma di vero e proprio denaro. La vita di un imprenditore vale più di quella di un operaio, la vita di un Presidente del Consiglio, vale più di quella di un cittadino. Il caso Moro ci ha insegnato che la vita di un Presidente del Consiglio vale meno della Ragion di Stato. La vita di un barbone vale meno del divertimento di ragazzini annoiati e l'infatuazione per una ragazzina vale meno della vita di un ragazzino di tredici anni.
Abbiamo tutto: la tecnica, il progresso, la tecnologia, la conoscenza e il futuro. Tuttavia restiamo sempre degli animali.

Sono d'accordo con te che stai leggendo e, magari, stai dicendo che son cose che si sanno ma che nessuno potrà mai cambiare. Diciamo sempre così di ciò che ci pare più grande di noi ed è per questo che tutto rimane uguale, ma è anche vero che ogni tanto qualcuno si ribella e cerca di portare l'umanità ad un livello più alto. Se tutti potessimo portarci piano piano a quei livelli, forse potremmo avere un mondo migliore.

Flavio

martedì 24 agosto 2010

QUESITI DISINFORMATI


Per un italiano all'estero come sono io fino ad Ottobre, è difficile scrivere qualcosa di nuovo sul nostro Paese. Ogni giorno ci bombardano con le solite notizie: Fini che ha osato ribellarsi a Berlusconi e viene distrutto mediaticamente per un appartamento a Montecarlo, come se Silvietto santo non avesse distrutto la Costa Smeralda con la sua villa e i suoi anfiteatri. Poi parliamoci chiaro, fossero davvero quelli i problemi saremmo a posto; girando i canali ci son le borse che crollano e l'economia che affonda, come se nessuno dei grandi maestri sapesse ciò che accade, come se volessero farci davvero credere che questa crisi è nata dal nulla, ma insieme ne usciremo. Ancora non capisco come facciano i ricchi ad essere ancora più ricchi e i poveri ad essere ancora più poveri, insomma almeno in questo bisognerebbe essere uguali, no? Certo...

Sempre ascoltando la grande informazione si ascoltano vaneggiamenti estivi di Bossi su fantomatiche milizie padane che con i fucili prenderanno le loro terre, liberandole da Roma ladrona, che discende dai barbari mentre in Padania discendono dai valorosi popoli Celti. Dimenticando naturalmente che ai tempi dei loro eroi, questi erano pastori semicivilizzati che si vestivano con pelli di animali, mentre a Roma c'erano gli acquedotti e la civiltà vera.
L'orecchio cade sugli incidenti stradali, su giovani vite spezzate dalla strada, dall'incoscienza e, a volte, da genitori che regalano macchine da cinquantamila euro a ragazzini di diciotto anni, mandandoli distrattamente in giro per le strade, augurandosi che non sprechino troppi soldi. Il sorriso di un figlio per un'Audi, vale davvero un titolo di giornale la mattina dopo?

Guardando tutta questa informazione, tuttavia non vedo ancora notizie che riguardano le indagini sui politici, sui loro scandali, sulle loro tangenti e sulle morti di Stato. Dobbiamo aspettare che ne muoia qualcuno per capire qualcosa della sua vita e del suo marcio? Non vedo inchieste giornalistiche sulle epurazioni televisive e giornalistiche che colpiscono quei quattro gatti che ancora vogliono dire qualcosa, non c'è nulla al riguardo dei ragazzi iraniani che vogliono la libertà e la liberazione della tirannia fondamentalista, non leggo e non vedo da nessuna parte dei crimini del nostro partner commerciale Gheddafi, non sento di inchieste per crimini contro l'umanità nei confronti del signor George W. Bush e di tutta la sua amministrazione e dei responsabili delle banche che sovvenzionano i traffici di armi nel mondo.
Non vedo da nessuna parte la spiegazione sulle cause di un mancato intervento energico delle milizie mondiali in Somalia, dove è dal 1991 che c'è una guerra civile, mentre l'invasione del petroliosissimo Kuwait è stata risolta in meno di un mese a suo tempo. Non sento di inchieste sulle cause dello schifo che si vede ogni giorno, ma sento delle accuse fasulle a chi cerca di dire la verità.

Alla fine di tutto, smetto di pormi quesiti più grandi di me e sintonizzo su Studio Aperto, il mio Non-Telegiornale preferito, che saggiamente non mette la sigla TG davanti al nome e dopo 5-6 minuti di cronaca mi parla della Love Story tra DJ Francesco e la Marcuzzi e mi dice quale taglia di reggiseno ha la soubrette di turno.

E mi tornano in mente Elio e le Storie Tese: "Ma l'Italia è questa qua..."

Flavio

lunedì 23 agosto 2010

DISCARICA TERRA


Ognuno di noi è chiamato per senso civico e di sopravvivenza a rispettare le regole del riciclo e della raccolta differenziata dei rifiuti, nulla in contrario. Dure leggi regolano l'inquinamento e vi sono persino le contestatissime domeniche ecologiche nelle nostre città. Una cosa sola mi chiedo, ovvero quando Stati Uniti, Cina e India, i maggiori inquinatori mondiali, si adegueranno alle esigenze mondiali. Quando il Brasile la smetterà di consumare il polmone verde del Mondo, quella Foresta Amazzonica mutilata e sempre più malata, quando ci sarà un assemblea mondiale sull'ambiente che non fallirà per i veti di queste Nazioni assassine, che uccidono ogni giorno il nostro futuro.

Io per primo, molte volte, mi lamento degli sforzi che impone la raccolta differenziata e quasi mai riesco a farla seriamente, specialmente quando vedo i cassonetti pieni di ogni sorta di rifiuto, tranne di quelli che vi dovrebbero andare. Perché non riusciamo davvero a capire che continuando ad inquinare, a distruggere, ad affumicare e a mischiare ci stiamo uccidendo con le nostre mani?
Mi sento male quando sento al telegiornale di discariche abusive, che portano miliardi nelle tasche delle mafie. Quando il mondo crollerà nei rifiuti e nei veleni, mangeremo soldi e berremo petrolio, probabilmente.
L'ultimo disastro ambientale nel Golfo del Messico, con la piattaforma della British Petroleum in fiamme e tonnellate di oro nero in mare ha aperto gli occhi su quanto sia facile distruggere tutto, far precipitare la situazione e annegare nei nostri errori. I rifiuti radioattivi scaricati nei deserti africani o nelle già citate discariche mafiose, uccideranno i nostri figli, così come i fumi delle fabbriche cinesi che non si attengono a nessun protocollo internazionale.
Intanto cambiano le stagioni, si sciolgono i ghiacciai eterni e affondano i continenti. Gli scienziati ci raccontano che sono episodi ciclici, che si ripetono nei secoli, ma vorrei vedere sul libro paga di quale azienda multinazionale sono questi signori.
Forse questo Mondo non ha mai capito nulla dell'uomo e continuerà a farlo vivere per qualche secolo, ma prima o poi l'equilibrio si spezzerà e allora non ci sarà nulla da fare. Si guarderà indietro e, come sempre, ci si renderà conto che qualcosa si sarebbe potuto fare, ma non si è fatto, si cercheranno i colpevoli e si troveranno capri espiatori. Trattenendo il fiato, si chiederà scusa. E il sipario calerà.

Flavio

domenica 22 agosto 2010

JOSEPH, TACI!


Questa è una lettera rivolta contro la più grande delle ipocrisie della storia, contro l'istituzione che non solo ha stravolto le parole di un grande uomo, quale ritengo che sia Gesù di Nazareth, ma ha fatto in modo che il mondo rimanesse indietro di secoli, ha ucciso, stuprato, bruciato e processato innocenti, mette parola su ogni avvenimento senza mai mettersi davanti alle proprie responsabilità. La Chiesa, duemila anni di fango. E visto che la puzza parte sempre dalla testa, mi rivolgo al capo di tale istituzione. Non mi aspetto commenti positivi, nè di ricevere consensi. Ho in mente parole dure ma vere.

Signor Joseph Ratzinger,
Lei che dice a tutti noi di accogliere genti di ogni Nazione, perchè non accoglie qualcuno di questi profughi nelle stanze del suo palazzo romano? Perchè non vende a qualche collezionista o a qualche Governo qualcuno dei cimeli dei tesori vaticani in maniera tale da risolvere la fame nel mondo?
Perchè continua a lanciare appelli simili e non guarda alle ricchezze della sua Chiesa, che predica la povertà e si veste d'oro? Continua a lanciare appelli all'accoglienza ma nelle sue terre la residenza viene data solo a pochi eletti. Lei si occupa di cose così terrene, quando basterebbe che guardasse dentro casa sua per vedere il marcio, lo schifo, lo sdegno, la vergogna e la totale mancanza della presenza di Dio e della parola di Gesù.
Invece che predicare l'accoglienza a prescindere, inizi a comportarsi come ha insegnato quell'uomo di Nazareth. Venda le proprietà del Vaticano, lasci le proprietà e le azioni, tolga gli interessi nelle economie, abbandoni le banche, i prestiti, le ricchezze che non fanno parte della parola di Gesù.
Ipocrita, taci!

Flavio

sabato 21 agosto 2010

EROE DEL NOSTRO TEMPO: JULIAN ASSANGE


Come volevasi dimostrare! Cosa c'è di meglio di uno scandalo sessuale per screditare un nemico? Ed ecco, puntuale come un orologio la denuncia nei confronti di Julian Assange, per molestie sessuali a due donne in Svezia. Ritirata poche ore dopo come annunciato dal Procuratore Capo Eva Finnè.
Mi vengono in mente solo due parole: Che Tristezza!

I signori che cercano di screditare Mr Assange non hanno capito una cosa: la gente si è stancata delle bugie, dei trucchetti politici da quattro soldi, finalmente sempre più persone hanno a cuore la verità, che va sopra ogni cosa. Casualmente Assange è il nemico pubblico numero uno degli Stati Uniti d'America e di quel mondo politico dei segreti, delle congiure, delle guerre "per la pace" e sempre casualmente viene accusato di una buffonata montata palesemente per screditarlo.
Cosa credono questi pagliacci che se una persona viene accusata di uno scandalo la verità si cancelli? Che tutto lo sporco dei loro gesti venga spazzato via da una denuncia, per di più fasulla?

Ripeto il mio pensiero: Julian Assange è uno dei grandi eroi del nostro tempo, un uomo capace di procurarsi la verità, screditare i potenti e fare in modo che le sue informazioni arrivino a tutto il mondo con la macchina più efficace che l'uomo abbia mai inventato: Internet. Quell'Internet che spaventa a morte la politica sporca, perchè la sua voce arriva in pochi istanti sotto gli occhi di tutti. Quell'internet al quale vogliono chiudere la bocca con leggi speciali, ma che deve essere difeso fino allo stremo, con tutte le nostre forze. Ogni bavaglio deve essere bruciato, ogni muro abbattuto. Tutti noi possiamo essere dei piccoli Julian Assange, semplicemente diffondendo le notizie che abbiamo di ogni piccolo sopruso. Tutti dobbiamo dare il nostro contributo per l'informazione libera e vera.

Flavio

venerdì 20 agosto 2010

TU CHIAMALE SE VUOI, OPPOSIZIONI...


La storia non si fa con i se e con i ma, lo sappiamo, MA cosa sarebbe successo SE le opposizioni che dal 1994 a oggi si sono succedute avessero davvero avuto a cuore il bene del Paese? SE non avessero pensato unicamente alle poltrone MA avessero provato a fare davvero i politici e guidato realmente il Paese quando ne hanno avuto la possibilità?

Oggi probabilmente saremmo un Paese civile. La Democrazia Cristiana abbattuta sotto i macigni di Tangentopoli, la prima prova di Berlusconi caduta miseramente dal tradimento leghista, tutto indirizzato verso una nuova strada, nuove possibilità di cambiamento. Invece…

La storia ci racconta di spallate, pugnalate alle spalle, piccoli partiti in grado di sconvolgere le maggioranze, giochi di potere per accaparrarsi una poltrona e tenerla il più possibile. Fino a quel fatidico 2001, l’inizio della fine.

Seconda possibilità nel 2006, finalmente Silvio spodestato dopo cinque anni controversi tra condoni e leggi “salva-se stesso”. Ma alla fine si risolse tutto con una maggioranza risicata, inutilizzabile, figlia di una campagna elettorale incapace di convincere gli italiani scontenti che una svolta fosse possibile davvero. I festeggiamenti per una vittoria decisa dal fronte antiBerlusconi, unico punto in comune tra le diverse fazioni di quella non-maggioranza e i risultati si videro subito: litigi, insulti, tradimenti, falchi tiratori in Parlamento e chi più ne ha più ne metta. Fino al dramma totale dell’Indulto, caldamente voluto dall’allora Ministro della Giustizia Clemente Mastella, degno figlio della vecchia DC, intrallazzato nelle peggiori spazzature dello Stato. Una legge realizzata per depenalizzare i reati fiscali, ma molto “di sinistra”, peccato che con gli evasori, si salvarono assassini e stupratori. Risultato: carceri quasi subito piene dei vecchi inquilini, qualche morto e Silvio e i suoi amici-oppositori salvi da qualsiasi accusa. Il tutto nel bene del Paese, vero?

Caduta del governo dopo 722 giorni politicamente patetici e ritorno del Caro Berlusca a capo del Governo. Prodi, l’ultimo dei suoi nemici credibili ammainò la bandiera e si ritirò ad una pensione dorata. Beato lui.

Ci parlano di opposizione, di lotta, ma ci facciano il piacere di stare almeno in silenzio! Come fanno a immaginare di essere ancora credibili dopo l’evidente mancanza di carisma, di un programma accettabile, senza la minima voglia di cambiamento, senza una seria lotta all’assenteismo in Parlamento? Senza un leader capace di combattere davvero Berlusconi e tutti i suoi seguaci pieni di parole e potere? Come pensano di combattere se si portano ancora dietro i voti di Rosy Bindi (Alla quale va tuttavia il merito di essere l’unica parlamentare con il 100% di presenze) e dinosauri simili?

Quello che si sente da questa Non-Opposizione sono solo parole di retorica, “NO” senza alcun seguito. Dove sono le proposte, le alternative alla politica assurda e ad personam del Premier Berlusconi? Facile dire no, ma dite anche cosa fareste, come lo fareste, cosa potrebbe fare la destra per governare bene e cosa farebbe questa sinistra se fosse al suo posto… Ma il silenzio aumenta quando si chiedono spiegazioni.

Flavio

giovedì 19 agosto 2010

DOMANDE GENERAZIONALI


Prima di leggere il post, invito a guardare attentamente la foto cliccandoci sopra e osservandone il contenuto.

Non voglio cadere nei tipici discorsi generazionali che periodicamente si fanno su chi viene dopo di noi a vivere su questo pianeta. Li trovo banali, stupidi e ripetitivi, perchè qualsiasi cosa si dica ci è stata detta dai nostri nonni e dai nostri genitori.
Quello che mi sconvolge in questa conversazione facebookiana non è tanto l'ignoranza sulle persone di Ghandi, Borsellino, Falcone e Martin Luther King, quanto la mancanza di curiosità da parte della giovane sbarbatella che ha pensato bene di dire che sono pessimi cantanti. Nulla togliendo alle qualità canore di Ghandi e soci, penso che un minimo di interesse sulle persone in questione avrebbe fatto comodo. Ragazzina (E come te tutti quelli che ti assomigliano), se hai la capacità di mettere su internet la tua passione per il piccolo Bieber, hai sicuramente la possibilità mentale di fare una ricerca su Google. Ora, fermo restando che non conosci i signori in questione, non avendoli sentiti nemmeno cantare, avresti potuto informarti sulla loro discografia e non trovando nulla in merito avresti avuto la possibilità di conoscere le loro vite, le loro opere ed il loro coraggio.

Questo mi spaventa delle nuove generazioni e che mi spaventava quando ne facevo parte: la mancanza di voglia di conoscenza. Dobbiamo avere sempre fame di sapere, informarci su ciò che è e su ciò che è stato il mondo intorno a noi per poter sperare di costruire ciò che sarà.
Non metto in dubbio le capacità canore di Bieber, anche se i miei gusti dirottano inevitabilmente verso altri lidi e quando parlo di mito musicale penso a Freddie Mercury, ma elevarlo a esempio mi pare esagerato, non fosse altro che iniziano ora a spuntargli i peli pubici.

Vorrei fare questo appello alle nuove generazioni: Non commettete gli errori di tutti quelli che vi hanno preceduto, scegliete strade nuove, non massificatevi e se lo fate, che sia per un'ottima ragione. Imparate dal passato e scrivete un nuovo futuro. Avete sotto mano tutti gli errori dell'Umanità, un manuale millenario di ciò che non si deve fare, quali sono le strade da non percorrere. La mia generazione, nonostante tutto, ha fallito come le precedenti, ne ha calcato le orme, ha preso le stesse strade. Non guardate all'oro come al traguardo finale, ma all'ossigeno, alla vita stessa. Non date nulla per scontato, non giudicate un libro da ciò che ne scrivono o parlano: leggetelo! Non fermatevi al nome di una persona, informatevi su chi sia stata, su ciò che ha fatto. Ogni generazione ha i suoi eroi, ma sono troppo pochi. Fate in modo di essere tanti a compiere i passi dei Ghandi, dei Falcone, dei Borsellino e dei Martin Luther King. Divertitevi, ridete, siate sempre spensierati, ma lavorate perchè il domani sia meglio dell'oggi che ci hanno dato e che noi stiamo dando a voi. Magari chi lo sa, tra le tante cose scoprirete che queste persone avevano anche una bella voce.

Flavio

mercoledì 18 agosto 2010

NON-GIORNALISMO ITALIANO


Improvvisamente ora escono articoli di giornale e interrogativi sull'oscuro passato di Francesco Cossiga, ci si chiede quali furono le sue responsabilità nell'omicidio di Stato di Aldo Moro e le proporzioni dei suoi interessi in Gladio, fino ad arrivare a chiedersi chi davvero fosse questo uomo politico controverso e protagonista, malgrado tutto, della politica italiana della seconda metà del Novecento.

Questo è il giornalismo italiano! Perchè queste domande non sono state fatte prima che questo appartenente alla schiera dei "Grandi Vecchi" lasciasse questo mondo? Perchè l'opinione pubblica non è stata messa prima sulla strada di questi quesiti? Forse non ne valeva la pena per un giornalismo che le inchieste non sa più che cosa sono se non hanno il preventivo permesso del politico di turno? Oppure perchè l'esempio di chi indaga troppo fa tremare le gambe a chi dovrebbe fare dell'informazione l'ideale più grande?
Domande che arrivano tutte allo stesso punto: esiste ancora il giornalismo, quello vero, fatto di persone capaci di andare contro il potere, porsi delle domande e darsi delle risposte dopo accurate indagini, rischiando faccia e posto di lavoro e, in alcuni casi, la vita? Esiste ancora gente che pensa che il giornalismo non è riportare ciò che si sa, ma raccontare ciò che veramente accade e le ragioni di tali fatti?

Siamo abituati al servilismo del TG1, alla moderazione del TG2, alle prove di giornalismo del TG3, allo sfacciato berlusconismo del TG4, al filoberlusconiano TG5 e al gossipparo Studio Aperto, che almeno ha la decenza di non mettere la sigla TG davanti al suo nome. Intanto qualche giovane (o meno) cronista della carta stampata locale, specialmente in meridione, fa il giornalismo vero, indaga sui mali delle loro terre e meriterebbe più risorse per svolgere al meglio il proprio lavoro. Tuttavia non le avrà mai, perchè in Italia, se vuoi far parte dell'alto giornalismo devi imparare a fare la domanda giusta, ad occuparti delle persone giuste e parlare nel modo giusto, devi sapere che uno scandalo può venir fuori solo se conviene a chi comanda in quel momento e se osi porti delle domande, è meglio che le esterni al bar sotto casa piuttosto che sulla carta stampata o in televisione.

Vorrai mica fare la fine di Roberto Saviano o, peggio, di Ilaria Alpi?

Flavio

martedì 17 agosto 2010

I SEGRETI DI COSSIGA


E' morto Francesco Cossiga. Lutto e cordoglio da tutte le Istituzioni ed il mondo politico. Sfilata di personalità presso la camera ardente e parole di sconforto per questa dipartita del picconatore.

Personalmente porto le mie condoglianze ai familiari ed agli amici, ma mi chiedo una cosa: quanti segreti ha portato nella tomba?
Cosa sapeva veramente quest'uomo sul rapimento ed il barbarico assassinio di Aldo Moro? Quanto era implicato in Gladio, nelle infiltrazioni mafiose all'interno della Democrazia Cristiana e di tutte le stragi che ci sono state nella storia della Repubblica? Certo, non sarà stato il solo ad avere l'anima e la coscienza sporca del sangue e dalla corruzione, ma lui è morto e ciò che avrebbe potuto dire se l'è portato nella tomba, perdendo così la possibilità di fare davvero ciò per cui è pagato un uomo politico: il bene del Paese.
Probabilmente in questo momento sarà con Bettino e tutti i compari a brindare il fatto di essere riusciti sempre a farla franca, aspettando l'ospite più illustre, l'onorevolissimo Giulio Andreotti, assolto in terra e sicuramente in cielo di tutti i suoi peccati, o presunti tali.

Buon riposo Picconatore, l'Italia ti saluta e affonda anche grazie al tuo fango.

Flavio

lunedì 16 agosto 2010

IO STO CON NAPOLITANO


Un Presidente della Repubblica accusato di andare contro la Costituzione. Da chi? Da esponenti di questa maggioranza, peggio, membri del PDL. Il colmo dei colmi.

Facciamo due conti di alcuni dei personaggi più in vista di questo Governo: il Premier Berlusconi, non contando i processi in corso e le prescrizioni, ha più volte attaccato la Carta, le ha dato dell'obsoleta, sta facendo di tutto per cambiarla a sua immagine e somiglianza, sta negando il diritto d'informazione e i basilari diritti di parola ed opinione; Umberto Bossi, Ministro della Repubblica (Delle riforme), è un uomo che ha più volte insultato la Bandiera, il nostro Tricolore, i colori sui quali si è combattuto e versato sangue, si è scagliato più volte anch'egli contro la nostra Costituzione e contro la persona del Presidente della Repubblica, il suo è un partito, la Lega Nord che auspica la divisione territoriale; Roberto Calderoli, Ministro della Repubblica (Per la semplificazione normativa, bah!), altro esempio di razzista, con molti episodi di villipendio alla bandiera ed insulti all'unità nazionale.
Si potrà obiettare che la Lega Nord non è parte del PDL, ma un'alleata. Vero, ma il Signor Berlusconi, anzi onorevole Silvio Berlusconi, Premier, dipendente statale al servizio dell'Italia e degli italiani lo è. Anzi, ne è il capo. E si sa, che il marcio inizia sempre dalla testa.

Tornando ad un discorso più obiettivo sulle affermazioni contro il Presidente della Repubblica, garante della Costituzione e Primo Cittadino Italiano, nonchè carica più alta dello Stato, vorrei solo far notare al signor onorevole Maurizio Bianconi, di leggerla la Costituzione e prima di dare aria alla bocca, come molti esponenti del suo partito, di sapere di cosa parla.

Io sono dalla parte del Presidente Napolitano che ha semplicemente la colpa di una buona parte degli italiani: non essere d'accordo con il Premier Berlusconi.

Flavio

MUSEO TESORO ITALIA


Dalle Alpi a Pantelleria c'è un immenso museo, culla della storia dell'Europa e patria delle arti mondiali. Un museo che se fosse sfruttato a dovere non dovrebbe preoccuparsi per le molteplici crisi economiche.
Questo museo si chiama Italia, un museo dove basta scavare per la costruzione di un parcheggio e si trovano resti di antiche ville dell'Impero Romano, dove si abbattono muri per l'ampliamento di una chiesa e si scoprono affreschi di Raffaello. Un museo che è costretto a vendere le proprie opere per racimolare qualche soldo, quando basterebbe sfruttare al meglio la sua Storia per vivere di turismo.
Ovunque ti giri vedi la Storia e ne senti il suo profumo. Puoi chiudere gli occhi e vedere con la mente i millenni che attraversano queste terre. Il sangue, le battaglie, la bellezza delle arti e delle sculture. Può scendere anche una lacrima al pensiero di quello che potrebbe essere questa terra e che non sarà mai. Un tesoro, un luogo unico sul pianeta, dove si sono incontrate tutte le culture e i popoli del pianeta, patria dell’Europa, radice di tutto.

L'Italia invece pensa a distruggere gli stupendi tesori naturali sotto il cemento dell'abusivismo, a far prendere il sole ai turisti sulle fontane millenarie, a far rubare le pietre del Colosseo e a far incidere i dipinti di Michelangelo sui tetti delle chiese fiorentine. L'Italia pensa a come sfruttare il turismo sotto il peso di leggi inutili che portano a limitazioni e multe ridicole, si pensa a divorarsi a vicenda per le briciole di potere. Questa è l'Italia, un museo che potrebbe schiacciare la Svizzera e le sue banche se solo avesse il coraggio di lasciare da parte l'ipocrisia politica e combattere veramente la Mafia e i suoi tentacoli che la avvolgono completamente.
Non accadrà, tuttavia. L'Italia continuerà a distruggere i suoi beni e a vendere i suoi gioielli, continuerà a spargere rifiuti tossici e a far annientare il proprio nome da quel cancro che si annida nei quartieri poveri e nei piani alti del potere. L'italiano continuerà ad avere i supermercati pieni, il calcio la domenica e i culi delle soubrette in televisione e tutto andrà bene.

No, l'Italia non è un museo. E' una vergogna.

Flavio

domenica 15 agosto 2010

A PROPOSITO DI BARACK H. OBAMA


Oggi vorrei vedere le facce di tutti quelli che hanno osannato l'arrivo di Barack Hussein Obama alla Casa Bianca.
Non critico la sua presidenza, lui sta facendo solamente il suo lavoro, ma onestamente, quanti credevano in un cambiamento totale, in una rotta diversa degli Stati Uniti nei riguardi della politica internazionale? Quanti, appena hanno visto l'uomo di colore che sedeva sulla poltrona più potente del mondo, hanno messo senza indugi i loro destini e le loro speranze nelle sue mani? Quanti hanno esultato vedendogli conferito il primo Nobel per la Pace motivato da "Quello che potrà fare"?
Vorrei vedere le facce di queste persone, come avrei voluto essere al loro fianco, quando, appena ritirato il Premio ha annunciato l'invio di 30.000 giovani americani nell'inferno afgano, perchè "Si Vis Pacem Para Bellum", se vuoi la pace prepara la guerra, insomma non parole degne di Ghandi, del Dalai Lama e Madre Teresa. Parole da Presidente degli Stati Uniti d'America, le uniche che avrebbe potuto pronunciare da quel gradino.

Siamo di fronte al più grande esempio di stupidità umana. Diciamoci la verità, le speranze non le ha riposte nessuno nel politico Obama, ma nel colore della sua pelle. Ciò è grave, ma soprattutto triste. Triste che l'Umanità abbia un bisogno di speranza tale da dover riporre le proprie speranze in un colore, in un tasso di melanina più elevato. Ancora più triste è vedere lo sconforto della delusione sui volti di chi, ancora una volta, ha riposto le speranze nell'idea sbagliata.
Voglio rivolgermi a quelli che, per partito preso, difenderanno ancora Mr. Obama e la sua politica nell'interesse degli Stati Uniti: Sorpresa, siete stati fregati! Bush è stato forse il peggior Presidente della Storia dopo Nixon, ma Obama non ascolterà i vostri appelli e le vostre speranze sono state riposte nuovamente nella persona sbagliata, nel momento sbagliato per le ragioni sbagliate.

Tengo a precisare che questa non è una critica alla politica di Obama, anche se mi sarei aspettato una restituzione del Nobel, ma semplicemente una visione dello stato delle cose. Obama è il Presidente degli Stati Uniti d'America, quindi agisce totalmente nell'interesse della sua Nazione. Come è giusto che sia. Sotto molti aspetti, la riforma della sanità pubblica in primis, mi trovo d'accordo sulla politica di quest'uomo, di questo politico, ma niente fiducia sul bene che può fare al mondo.

Flavio

sabato 14 agosto 2010

LA CHIESA SCANDATTOLICA


Mi viene da ridere quando sento i preti cattolici parlare di moralità.
Penso allo scandalo della pedofilia, ai titanici interessi economici che la Chiesa ha nel Mondo, alle ricchezze immobiliari e bancarie, all'influenza più o meno velata in politica. E rido.
Un assassino mi potrebbe fare la morale se uccido una mosca?
Un terrorista mi potrebbe bacchettare le mani se facessi scoppiare un petardo?
Un prete può dire come devo comportarmi quando lui non segue nemmeno un insegnamento di Gesù Cristo?
Io rido quando parlano contro l'omosessualità, come rido contro chiunque parli contro di essa. Si, sono a favore delle coppie omosessuali, non ci trovo nulla di male quando due persone si amano. Non trovo nulla di sbagliato in un bacio tra individui dello stesso sesso, in una carezza, in un abbraccio. Perchè nessuno si scandalizza se io bacio la mia ragazza in spiaggia? Perchè gli omosessuali devono nascondersi? Io penso che sia più grave un voto di castità (Mai predicato da Gesù) tradito violando l'innocenza dei bambini. Penso che sia più grave un voto di povertà tradito con interessi e proprietà milionarie da persone che predicano la carità. La carità!
Dannati voi che predicate la carità, provate a vendere il più piccolo dei vostri anelli, il più povero dei vostri altari e sfamerete quella parte di mondo che vive nel fango.
Penso che sia più grave che questa Chiesa venda indulgenze e perdono, che ci sia addirittura la vendita dei santini in comode uscite settimanali. La dignità di Gesù messa dentro una scatola di cartone. Mi viene da ridere e da piangere. Penso ai miliardi portati da Padre Pio, alla truffa annuale del Sangue di San Gennaro, agli introiti miliardari dei giubilei.
Io trovo vergognosa una Chiesa che si interessa di politica, che si infiltra, che ha la presunzione di consigliare ai suoi seguaci chi votare, quando la parola di Cristo dice di disinteressarsi di questo Mondo per costruire la felicità nel prossimo.

Io mi chiedo perchè, con quale presunzione, la Chiesa Cattolica pensa che chiedere scusa per le atrocità della Santa Inquisizione basti ad espiare quelle colpe. Dio perdona, l'umanità piange ancora quei crimini! Dannati voi, che vi credete portatori di una parola che avete tradito da quell'anno 33, quando Dio è morto e l'uomo è stato lasciato (Con citazione Gucciniana) "solo in questo abisso" a compiere massacri in nome di quel portatore di pace. Non siete degni nemmeno di guardarlo un crocifisso, per ciò che siete stati e siete tuttora.
No, non so se fosse stato davvero un Dio, sicuramente il suo messaggio aveva un significato: "Ama il prossimo tuo come te stesso". Tutto si riassume in questo. E voi, calunniatori, predicatori di ciò che non siete, voi pensate di poter dire cosa è bene e cosa è male. Guardatevi dentro e guardatevi allo specchio: ecco il male. Non provate nemmeno a parlare del bene.

Flavio

venerdì 13 agosto 2010

UN MONDIALE NON CAMBIA IL MONDO


Leggo che il Sudafrica è rimasto deluso dal post-Mondiale. Spenti i riflettori si è ritrovato con i vecchi problemi di sempre: debito estero alle stelle, criminalità e povertà. Cosa si aspettava questa Nazione dal mondo? Che magicamente venisse cancellata la crisi perchè ha organizzato un evento sportivo? Che tutti ci mettessimo una mano sul cuore e l'altra sul portafoglio e contribuissimo al suo sviluppo? Spero che non fossero queste le aspettative, perchè sarebbe una delusione personale sapere che ci sia qualcuno di così stupido.
Il Mondiale è stato una vetrina per far conoscere i problemi e le bellezze di questo Paese martoriato da una storia lunga e difficile, dove le differenze sociali sono ancora evidenti e la povertà in costante aumento, come il resto del Continente Nero, ma anche del cosiddetto "Terzo Mondo" e di tutti gli altri "Mondi".
Un evento sportivo, seppur di tale potenza mediatica, non può cambiare la cupidigia del Mondo. Ricordo ancora le promesse cinesi prima dell'Olimpiade 2008, seguite dai massacri di monaci tibetani colpevoli di voler far conoscere a tutti i crimini del "Partner Commerciale" preferito dall'Occidente. La manifestazione è iniziata con il sangue ed è terminata con promesse di maggiore libertà, immediatamente dimenticate il giorno dopo la cerimonia di chiusura.

Quindi, caro Sudafrica, rassegnati. Il mondo non cambierà nonostante lo sport, la tua condizione, i tuoi debiti, le tue malattie, la tua criminalità, non scompariranno, perchè alle grandi potenze conviene che l'Africa rimanga nella situazione attuale per poter sfruttare al massimo la sua enorme energia e ricchezza.
Adesso torna a sognare, se vuoi, ma il risveglio sarà sempre amaro.

Flavio

giovedì 12 agosto 2010

IL DISEGNO DI GIANFRANCO


Perchè stupirsi delle mosse politiche di Fini? I viaggi in Israele, le parole contro il Fascismo, la lotta apparentemente suicida contro il Premier, fanno parte di un disegno molto acuto.
Diciamoci la verità, Silvio non vivrà altri cinquant'anni, nonostante abbia fatto precisa richiesta ai piani alti del Paradiso e, prima o poi, ci lascerà. Dopo i sontuosi funerali di Stato e le lacrime ipocrite di avversari e alleati, arriverà il momento più delicato ovvero quello della successione. Inutile cercare di accaparrarsi i voti dei berlusconiani più estremisti, ma anche loro saranno portati via dalla nuova era, ma ai piani alti si scatenerà una guerra totale a suon di voti e rivendicazioni. Cosa centra il buon Gianfranco con tutto questo? Si è spianato la strada: nessuno potrà dargli del fascista, nonostante il passato all'ombra di papà Almirante, nessuno potrà dargli del razzista, nè tantomeno potranno dargli dell'amico di Berlusconi.
Fini ha dato un chiaro segnale: vuole essere il futuro, l'alternativa, con una decisa sterzata verso sinistra, ma rimanendo sempre girato a destra. Molti lo lasceranno, molti l'hanno già fatto, ma quanti saranno abbagliati da tutta questa moderazione che cerca di dimostrare togliendo ombre da quel passato scomodo e dal presente appena terminato?

Ora stanno cercando di ucciderlo politicamente, con uno scandalo che ha solo il sapore della beffa e del cecchinaggio da poltrona. Quelli che ora lo accusano di quello scandalo immobiliare sono i primi che hanno scheletri negli armadi grandi come dinosauri e spero che la classe elettorale moderata questo lo capisca.
Si vedrà alle prossime elezioni quale sarà il peso politico del nuovo Fini.

Flavio

martedì 10 agosto 2010

CURRICULUM BERLUSCONAE


Berlusconi Silvio (premier): 2 amnistie (falsa testimonianza P2, falso in bilancio Macherio); 2 assoluzioni per depenalizzazione del reato (falso in bilancio All Iberian, Sme-Ariosto); 8 archiviazioni (6 per mafia e riciclaggio, 2 per concorso in strage); 6 prescrizioni; 3 processi in corso (frode fiscale Mediaset, corruzione in atti giudiziari Mills, frode fiscale e appropriazione indebita Mediatrade), tutti sospesi in attesa che la Consulta si pronunci sulla legge sul legittimo impedimento.

Io lo assumerei. Un uomo nato dal nulla, capace di costruire in meno di 60 anni tre imperi: edilizio, televisivo e politico. Un uomo capace di legarsi a tutti i poteri (Loggia massonica P2, Mafia e Stato) pur di arrivare ai propri scopi. Un uomo che ha plasmato la legalità e ne ha fatta una cosa sua, tanto da affermare che è la sua stella polare. Tutta sua, l'ha costruita lui, quindi si Silvio, è tutta tua. Non solo, è la legalità di tutti quei criminali che useranno il tuo Codice per uscire dalle carceri o non entrarci proprio. Si, Silvio è questo il tuo Testamento, quello che lasci alle generazioni future: impunità per i potenti. La tua prossima vittima sarà la Costituzione, ma già ora tu te ne infischi della nostra Carta, le passi sopra, la stracci e le invii parole d'odio. Il diritto di parola e pensiero? Un concetto vecchio, figlio di un'altra epoca. Figlio di un'era post-dittature. Figlio di lotte, di sangue, di fuoco e fiamme, proiettili sparati per difendere questo futuro. Questo futuro che è un figlio degenerato di quei padri che tanto hanno fatto per renderlo migliore. Adesso ci sei tu, che hai reso vani tutti i loro sforzi e chi verrà dopo di te saprà seguire le tue orme e dare il colpo definitivo a ogni nostro pensiero, ad ogni nostra libertà.
Grazie Silvio.

Flavio

Per te Amore

Arriverà il momento che ti vedrò di nuovo, che ti abbraccerò, ti bacerò, guarderò i tuoi occhi stupendi e accarezzerò la tua pelle. Bacerò ancora le tue labbra e colmerò il mio cuore di felicità. Ringrazio ogni giorno la fortuna che ho avuto ad incontrarti, voglio che tu sia sempre in Paradiso, anche se so che ci saranno momenti difficili, incomprensioni e tensioni, ma insieme li supereremo sempre amore mio. Mano nella mano, sempre uniti anche quando saremo lontani. Niente e nessuno può distruggere questo Amore.

domenica 8 agosto 2010

LETTERA AL SIGNOR S E A TUTTI GLI ALTRI


Parole indirizzate al signor S, ma anche a tutti i suoi amici che pensano che il popolo sia stupido come quella parte che li segue.

Egregio Signor S, noi non crediamo alle sue balle, è inutile che cerca di convincerci che tutte queste leggi sono fatte per il nostro bene, che i condoni, le agevolazioni fiscali per pochi e le pressioni per molti, i bavagli alla Rete e le linee guida per giornali e Tv sono decisioni obbligate per chi vuole avere la civiltà. Forse intende la Sua civiltà, caro Signor S.
La civiltà dei sorrisi ipocriti, delle distrazioni per il popolino, della carota al cloroformio che stordisce e precede la batosta del bastone. I sondaggi di parte, caro Signor S, non valgono un cazzo e servono solo a calmare il suo ego.
Lei è vecchio Signor S e probabilmente non vedrà i danni della sua politica, ma le assicuro che i giovani e rampanti che prendono esempio da lei, un giorno si troveranno alla guida del NOSTRO Paese e lo condurranno alla rovina, perchè quello che lei ha fatto in dieci anni, loro lo faranno per almeno venti. I bavagli, le fiducie, i favori, le leggi personali: la politica è sempre stata sporca nella storia dell'Umanità, ma secoli di evoluzione qualcosa avrebbero potuto migliorare, ma il suo arrivo, le sue mosse, hanno fatto tornare indietro l'orologio di almeno sessant'anni.

Ora vorrei spendere due parole a chi dice di contrastarla, Signor S, perchè quello che è giusto è giusto.

Voi, che lo criticate. Voi, che dite di essere dalla parte della gente onesta. Voi, che vi fate portatori di ideali più grandi di voi e che li sporcate con la vostra mancanza di dignità. Voi, che volete abbattere il Signor S solo per prendere il suo posto e continuare il suo lavoro. Vergogna, perchè le armi per lottare le avevate, ma il vostro attaccamento alle poltrone ha fatto in modo di rovinare la lotta. Ora siete burattini e, sotto sotto, vi va bene così perchè le leggi del Signor S che contestate fanno comodo anche a voi. Voi che siete sporchi come il catrame, ma inutili come mosche, voi che dispensate belle parole ma le azioni sono le stesse, voi che pensate solo a spartirvi le briciole cercando di azzannare il boccone grande. Voi fate schifo.
Voi che parlate di crisi e vivete con stipendi a quattro zeri, voi siete peggio del Signor S.
Voi che parlate contro la droga e la prostituzione ma siete i primi a non volere test della droga in Parlamento e ad andare con le ragazzine e i transessuali. Voi siete peggio del Signor S.
Voi che non sapete cosa ci sia in strada ma avete messo in libertà criminali di prima categoria con una legge, l'indulto, che serviva solo a salvarvi dalle vostre schifezze finanziarie.
Voi che parlate contro la Mafia e indicate il Signor S come primo tra i mafiosi, ma alla fine di tutto siete tutti intorno allo stesso tavolo.
Voi siete peggio del Signor S.

E tu, popolino italiano... Tu, che guardi i culi in televisione, la MotoGp la domenica, e la Coppa il mercoledì. Tu, che parli, urli e ti lamenti. Tu, che nei bar litighi sui colori politici mentre i tuoi politici colorati se la ridono allo stesso tavolo con caviale e champagne. Tu che pensi che a S, ai suoi amici e ai suoi "nemici" interessi qualcosa di te. Tu, guardati allo specchio se cerchi il colpevole di come stanno andando le cose. Guardati e insultati da solo per la tua ignavia e smettila di lamentarti dei bavagli, del fango negli occhi, della pensione bassa e delle tasse alte. Smettila di urlare e poi sederti sul divano. Perchè se S e i suoi amici sono lassù che ci prendono in giro, è solo colpa tua popolino!

Flavio

sabato 7 agosto 2010

VIRUS UOMO


Quanto dovremmo aspettare prima che le cosiddette potenze capiscano l'importanza della riduzione dei gas serra? Quando avremo il piacere di sapere che Stati Uniti, Cina, India e le altre "Grandi" avranno capito che quando il Pianeta collasserà, le loro industrie diventeranno macerie, giganti inanimati di un modo vecchio, soffocato dai suoi stessi veleni?
Leggo che il vertice ONU di Bonn sta fallendo al capitolo Gas Serra e ci sono poche possibilità di riuscita anche del prossimo vertice che si terrà a Cancun, in Messico. Intanto continuano le alluvioni, il clima folle, gli inverni caldi e le nevicate straordinarie primaverili, il deserto che avanza e il fuoco nei cieli di Mosca. Il Petrolio uccide gli oceani e toglie anni di vita all'Umanità, le foreste pluviali continuano ad essere abbattute e l'Uomo, come un cancro, si insidia sempre di più nell'organismo di questa Terra malata.
Fino a quando essa non reagirà ed il Virus Uomo verrà debellato.

Si, Virus. L'Uomo è solo un virus, un organismo parassita che non segue nessuna delle leggi naturali di questo Pianeta. Sfrutta ogni risorsa, uccide ogni cosa, è fuori da millenni dalla catena alimentare e pensa solo a prendere, a chiedere, senza dare nulla in cambio. Troppo poche sono le anomalie, gli organismi che si rendono conto di come così non si possa andare avanti per molto. Quando mangeremo oro, berremo petrolio e respireremo Monossido di Carbonio, forse ci renderemo conto di aver sbagliato tutto.

Flavio

venerdì 6 agosto 2010

ITALIETTA MORALISTA

Dopo aver letto questo articolo mi son venute due paroline da dire alla mia Nazione.

L'amore non è mai uno spettacolo disdicevole. L'amore non può dare il cattivo esempio ai bambini. Due persone che si baciano non possono essere accusati di essere "vergognose", anche se sono dello stesso sesso.
Italietta moralista, posso dire francamente un cosa su di te? Mi hai stancato. Sempre a pensare a cosa è giusto e cosa è sbagliato, a guardare la lunghezza dei vestiti e dei capelli, a controllare i decibel sulle spiagge, a dire che questo non è "a modo" e quello non è "un buon esempio". Ma qual è il tuo buon esempio, Italietta moralista? Il bravo ragazzo con la camicia che sniffa cocaina di nascosto, ma ha il lavoro in banca? Forse il politico rampante che se ne frega di te ma è una persona tanto garbata? Ancora meglio il giovincello che saluta sempre, bacia la mano alle signore e appena è solo va a puttane? C'è anche il distinto signore che compra tutte le mattine il giornale e la sera è nella macchina dietro al giovincello...

Italietta ipocrita, che ti scandalizzi per le carezze e i baci di due ragazzi, per i sorrisi tra due ragazze, per un bacio appassionato di una giovane coppia. Tu, che ammetti tuttavia che si inveisca contro l'amore, dici che non è educativo per i tuoi bambini. Cosa è educativo, allora, Italietta moralista ed ipocrita? Gli scandali quotidiani nascosti dall'informazione, i tuoi preti pedofili che meno se ne parla meglio è?

Come puoi pensare di far crescere l'onestà in un bambino a cui dai un'immagine peccaminosa dell'Amore?

Flavio

mercoledì 4 agosto 2010

IO STO CON L'ALTRO IRAN


Io sto con l'Iran. L'altro Iran.
L'Iran degli studenti, delle piazze colme di gente, dei filmati su youtube delle violenze subite da poliziotti e guardiani del Governo.
L'Iran della Rivoluzione dimenticata dai media, perchè tutto il mondo è contro il terrore di Ahmadinejad, ma nessuno vuole pestargli troppo i piedi. L'Iran che si ribella all'etichetta di questo terrore, al futuro di guerra che il potere mondiale vuole dargli, che non vuole il nucleare come arma. Un Iran che sogna, che vuole uscire dall'incubo della repressione e di cui davvero nessuno parla perchè è scomodo. Io sto con l'Iran del sangue lasciato sulle strade, delle urla contro la repressione, delle barricate e delle torture subite da un regime che scricchiola ogni giorno di più e si frantumerebbe se solo le Grandi Potenze mondiali si decidessero a mettere i loro soliti interessi economico-politici dietro alla reale necessità di libertà di un popolo.

Io sto con questo Iran giovane, nuovo, prepotente, che chiede aiuto e spazio ma non ne riceve, perchè è troppo comodo accostare questa Nazione con il terrorismo islamico, anche se chi lo rappresenta è una minoranza, che tuttavia governa.
Basterebbe dare ai ribelli i mezzi per cacciare il dittatore e i suoi aguzzini, ma questo non succederà e l'Iran che stimo terminerà e verrà represso ancora. Riusciranno i cosiddetti difensori del mondo ad evitarlo? Sono pessimista al riguardo.

Forza Iran!

martedì 3 agosto 2010

FUTURO... CHI SEI?


Le discussioni sul Ddl Intercettazioni sono slittate a Settembre. Molto bene, diranno molti. Io esulterò quando questo scempio sarà cancellato dalla memoria della nostra Repubblica, quando non si parlerà più di limiti alle indagini delle forze di Polizia e quando la libertà di stampa ed espressione saranno davvero un diritto fondamentale.
Non voglio certo uno Stato che mi ascolti in ogni istante per sapere se dico qualcosa di compromettente o denigrante nei suoi confronti, ma voglio che giudici e investigatori abbiano la piena possibilità di sapere chi infrange la legge, chi cerca di usare i soldi pubblici per interessi personali, chi utilizza il potere per scopi che porterebbero benefici solo alla cricca di turno.
Mi considererò soddisfatto quando la Libertà della Rete non sarà più messa in discussione, quando questa Libertà sarà presa dai potenti come un'efficace test di popolarità, come una guida sulle cose da migliorare, un modo per sapere di cosa la gente, il popolo, ha veramente bisogno e non come una minaccia pericolosa alla stabilità delle loro poltrone.

Spero che il lento avvicinarci alla Cina si blocchi, che non si arrivi a dover scendere in piazza esasperati, che non si arrivi ad aver paura, di nuovo, del proprio Stato. Spero che la nostra Costituzione ritorni ad essere lo scudo contro i soprusi dei politici e non un pezzo di carta che mette la maschera di Paese libero, ma nasconde solo un sacco di immondizia.
A me, personalmente, non spaventa Berlusconi, ma l'esempio che sta dando. Quello che insegna alle generazioni politiche che verranno dopo. Lui ormai è vecchio e tra qualche anno la sua data di scadenza verrà a chiedere il conto. Dopo di lui, cosa succederà? Ci sarà un Berlusconi più giovane? Cosa potrà succedere in quel caso?

Flavio

domenica 1 agosto 2010

IPOCRITA ITALIETTA


Nell'Italia bigotta e del popolino può capitare che l'Authority sulle trasmissioni televisive dica che uno spettacolo di Burlesque trasmesso nel pomeriggio non è educativo per i ragazzini, bambini, che possono assistere all'indegna visione.
La stessa Italia che in prima serata fa vedere i Grandi Fratelli, le Fico sculettanti e le Lecciso agghiaccianti.
La stessa Italia che tira fuori le mutande di Zequila e le eleva a patrimonio nazionale, le Isole dei Famosi portate sugli altari del nazionalpopolare. La convinzione che i ragazzini non sappiano che dietro ad un Bip si nasconde un "Vaffanculo", che dietro ad un dito oscurato si nasconde un dito medio dal medesimo significato. La stessa Italia che protegge i preti pedofili, parlandone il meno possibile, come se nulla fosse successo.
Sia chiaro, non sono contro la tutela dei minori, ma considerare il Burlesque, che è arte, da censurare, mi sembra la tipica ipocrisia tutta tricolore.

Flavio