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martedì 28 dicembre 2010

MI HANNO TOLTO I COLORI


Non riconoscersi in nessun colore politico, suona strano a chi non condivide. Come è possibile non avere un'idea, una teoria da seguire, un leader su cui fare affidamento? Non è possibile, rispondo io. Nessuna persona con una minima coscienza sociale e politica potrebbe essere così. Il mio colore politico è l'Italia, l'essere italiano, quindi tricolore. La teoria che seguo è quella che dice che i colori non devono esistere più, perchè il popolo italiano ha bisogno di concretezza, di leggi fatte su misura che permettano di superare le difficoltà, ha bisogno di uno Stato forte con i forti e magnanimo con i deboli, non succube dei primi e spietato con i secondi. Uno Stato che aiuti chi è in difficoltà, non lo penalizzi, uno Stato che difende i diritti dei cittadini, non li scavalchi. Uno Stato che pensa al benessere globale, non al mantenimento delle poltrone. Il leader manca, effettivamente. Non c'è nessuno in cui questa teoria possa riconoscersi. Manca la persona che prende tutto e dice: "Io non mi riconosco in nessun colore politico. Se andassi in Parlamento non saprei dove sedermi, perchè ogni sedia ha un colore. Fatemi sedere sulla sedia più alta, togliendo ogni colore politico a questi palazzi, per tingerli di qualcosa di nuovo, innovativo. Italiano!". Questa persona non esiste.

Io credo molto nella politica locale, poichè i sindaci, gli assessori e simili, sono sotto gli occhi diretti dei cittadini. Se qualcosa di sbagliato accade, lo si riesce a vedere prima di molti altri. Non sempre, ma è sicuramente più facile che osservare i movimenti ipocriti dei palazzi romani. Una volta arrivati nella Città Eterna, il politico cambia volto, si eleva a "perfetto", la normalità scompare man mano che la poltrona assume prestigio e lo stipendio aumenta gli zeri.

E l'Italiano? Resta a guardare. E' vero, siamo un popolo rassegnato al potente di turno, odiamo le complicazioni e non riusciamo a vedere la luce fuori dal tunnel perchè forse l'hanno spenta, o il tunnel è troppo lungo. Nel dubbio restiamo dove siamo. Qualcosa succederà.
L'italiano odia le divisioni e le lotte intestine di partito, ecco perchè questa Opposizione non combinerà mai nulla di buono, è composta da politici della generazione del "Siamo d'accordo su tutto, ma non condividiamo niente". Un'opposizione che ancora non ha capito che l'Antiberlusconismo non porta da nessuna parte se non è seguito dai fatti concreti, da proposte interessanti, da credibilità degli individui che parlano. Specialmente quest'ultima è terminata da un pezzo.
Questa Opposizione, questa classe dirigente, ha fatto perdere i colori a molte persone. Lascia spiazzati chi non vuole "questa" Italia. Insomma, se all'interno della Maggioranza si respira un clima da fine impero, all'opposizione si respira l'aria corrotta e pesante di non sa che fare, della disorganizzazione, del nulla mascherato da tutto.

E c'è ancora chi mi chiede come faccio a non avere colori?

Flavio

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