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lunedì 3 gennaio 2011

BUON 2011, MALEDETTA UMANITÀ.


Questo 2011 inizia come il suo predecessore è terminato, ovvero nel sangue. E la Storia va avanti.
Matteo Miotto aveva 22 anni e faceva un lavoro pericoloso. Un lavoro che si può condividere o meno, questione di opinioni, ma si tratta sempre del cadavere di un ragazzo di 24 anni. Un ragazzo con sogni, speranze, affetti, gioie e dolori. E un lavoro che l'ha portato lontano da tutto questo per sempre. Riposa in pace Matteo.

La notizia dell'attentato di Alessandria giunge come una mattonata e l'episodio dell'ultimo messaggio della giovane Mariouma accresce la rabbia e lo sgomento.
La morte è già di per se una cosa terribile, nonostante queste "religioni di pace" vogliano farci credere il contrario, ma quando questa arriva per motivi a noi estranei, futili come la religione, le domande da porsi sono molte.
Mariouma, 22 anni e molti sogni nel cassetto, come è giusto che sia quando il futuro è un libro ancora da scrivere. Morta, con altre venti persone, per colpa della viltà umana.

Vite spezzate senza una ragione, cuori infranti e lacrime versate senza un perchè. Che brutta cosa l'Umanità.

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