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lunedì 24 gennaio 2011

CRONACHE DAL PIANETA TERRA


Albania, Tunisia, Algeria e Egitto: la popolazione stremata dalla corruzione e dal malgoverno scende in piazza, decisa a rovesciare quei tiranni che vivono di privilegi sulla pelle del popolo. Spari sulla folla, sangue, urla, crimini di Stato. Le ultime risorse di governi con le spalle al muro. Le opposizioni accusano i poteri governativi e vengono accusate a loro volta da questi ultimi. I morti parlano, il sangue scorre, la rabbia cresce.

Medio Oriente: anni di guerre e tensioni tra Israele e popolo Palestinese sono al punto più caldo della storia. Non si vedono risoluzioni, né tantomeno spiragli per una possibile pace.

India e Pakistan: i confini vengono continuamente bersagliati da battaglie non ufficiali, entrambe le potenze nucleari sono sull'orlo della guerra aperta. Gli interessi e gli scontri si spingono fino al vicino Afghanistan, a sua volta in piena guerra.

Afghanistan: le forze americane, la coalizione Isaf e la Nato occupano il Paese da quasi dieci anni, perdendo numerosi uomini e lanciando offensive mirate ad eliminare l'influenza talebana nel Paese. Dopo tutto questo tempo la situazione non è migliorata, la politica di collaborazione con la popolazione e le autorità statali non porta i frutti sperati, anzi aumenta la corruzione ed il commercio di oppio, quasi assente ai tempi del precedente regime. L'unica prospettiva è una collaborazione con gli stessi taleban per un Governo di coalizione. Ad oggi le vittime aumentano, sia civili che militari.

Corea del Nord e Corea del Sud: i due Paesi sono ai ferri corti e al confine si sprecano i colpi, con attacchi clandestini e provocazioni da entrambe le parti. La superpotenza Stati Uniti, protettrice del Sud, minaccia ritorsioni contro i comunisti del Nord. La tensione cresce ogni giorno, nonostante l'opinione pubblica mondiale venga tenuta all'oscuro.

Darfur: genocidi quotidiani, stupri di massa, villaggi distrutti, fame, ignoranza, il tutto nel silenzio totale della Comunità Internazionale, la quale difende i conflitti in territori più ricchi in nome della Democrazia e della Libertà.

Congo: guerra civile tra le forze governative e i ribelli, che combattono in nome della libertà ma che commettono genocidi esattamente come i loro nemici.

Africa: un Continente preda della disperazione, sfruttato dalle potenze mondiali, schiacciato dalle dittature fantoccio e vittima di malattie, povertà ed ignoranza.

PIANETA TERRA: Un luogo ai limiti della sopravvivenza. Un luogo marcio, che poco a poco sta collassando su se stesso.

FC

venerdì 12 novembre 2010

PREMIER E GUERRE CIVILI


“Se questi faranno il governo tecnico, noi gli scateneremo contro la guerra civile! Avranno una reazione come nemmeno si immaginano” (Da "La Stampa" del 12/11/2010, pag.5). Parole forti, dure, degne di un uomo con il potere assoluto in mano che non ha nessuna intenzione di lasciare le redini a chichessia. Peccato che a pronunciarle sia stato il Premier di una Nazione con un Governo eletto dal popolo, lo stesso popolo che sta perdendo la fiducia in questa guida.

L’incognita su possibili elezioni fa parte del gioco, ma sembra che a questo Premier di questa Nazione con un Governo eletto dal popolo, lo stesso popolo che sta perdendo la fiducia in questa guida poco importi. Lui ha il potere e non ci pensa minimamente all’eventualità di una caduta. Lui è l’Imperatore e come tale tutti lo devono accettare.

No, Premier di una Nazione con un Governo eletto dal popolo, lo stesso popolo che sta perdendo la fiducia in questa guida, lei è una figura istituzionale di una Nazione Democratica, che ha una Costituzione, che ha un Popolo Sovrano, con delle leggi che devono rispettare. Lei è cittadino di questo Stato, di questa Nazione e il fatto che al momento ne sia a capo quale Premier di una Nazione con un Governo eletto dal popolo, lo stesso popolo che sta perdendo la fiducia in questa guida, non fa di lei una persona con il potere di minacciare il popolo con una “Guerra Civile”, che riporta la memoria a quei drammatici anni conclusisi con la fine del peggior conflitto della storia. Sono parole, irresponsabili, criminali, pericolose.

Personalmente mi ritengo una persona moderata, capace di trovare del buono anche in persone che insultano il mio amato Tricolore (persone che lei conosce bene caro Premier di una Nazione con un Governo eletto dal popolo, lo stesso popolo che sta perdendo la fiducia in questa guida). Ora questa uscita, una delle tante dissenate che sta facendo, ma la più terrificante, mi porta a pensare una cosa orribile: chiunque ma non questo Premier di una Nazione con un Governo eletto dal popolo, lo stesso popolo che sta perdendo la fiducia in questa guida.

Flavio