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mercoledì 25 agosto 2010

IL VALORE DELLA VITA


Quanto vale una vita umana?
Mi pongo questa domanda leggendo delle fosse comuni dei narcos messicani, pensando alle vittime quotidiane delle mafie, di ogni parte del mondo. Guardo quanto mi circonda e penso quanto davvero possa valere la vita di una persona. Giochi di potere, soldi, sguardi, violenze d'alto livello e di piccolo, piccolissimo. Si, la violenza della strada, come quel ragazzo rumeno che ha ucciso la donna filippina qualche settimana fa, semplicemente perchè "Era la prima che mi ha incrociato la strada". Valore della vita zero assoluto.
Rapine di pochi euro portano dietro i loro morti, anziani assaliti e malmenati per il puro gusto della violenza, torture e sevizie, questo è il quotidiano. Spostando la posizione geografica, si vedono ragazze lapidate per adulterio, interi villaggi che lanciano pietre contro due ragazzi perchè non hanno voluto seguire le direttive familiari ma il loro cuore.
Ragazzini di strada che si accoltellano, ma anche giovanotti di buona famiglia, per uno sguardo storto, per una mezza parola detta o non detta, pronti a tirare fuori il coltello e uccidere un coetaneo per nulla.

Allora, quanto vale una vita umana al tramonto del 2010? La chiamiamo evoluzione, progresso, futuro. Come si chiama veramente questa realtà?
Guerre che dilaniano i continenti, massacri dimenticati e occhi che si girano dall'altra parte se non c'è qualche interesse o se la persona non "vale" qualcosa. La cosa più brutta: ognuno di noi ha un valore e non parlo di affetto, ma di vero e proprio denaro. La vita di un imprenditore vale più di quella di un operaio, la vita di un Presidente del Consiglio, vale più di quella di un cittadino. Il caso Moro ci ha insegnato che la vita di un Presidente del Consiglio vale meno della Ragion di Stato. La vita di un barbone vale meno del divertimento di ragazzini annoiati e l'infatuazione per una ragazzina vale meno della vita di un ragazzino di tredici anni.
Abbiamo tutto: la tecnica, il progresso, la tecnologia, la conoscenza e il futuro. Tuttavia restiamo sempre degli animali.

Sono d'accordo con te che stai leggendo e, magari, stai dicendo che son cose che si sanno ma che nessuno potrà mai cambiare. Diciamo sempre così di ciò che ci pare più grande di noi ed è per questo che tutto rimane uguale, ma è anche vero che ogni tanto qualcuno si ribella e cerca di portare l'umanità ad un livello più alto. Se tutti potessimo portarci piano piano a quei livelli, forse potremmo avere un mondo migliore.

Flavio

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