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lunedì 23 agosto 2010

DISCARICA TERRA


Ognuno di noi è chiamato per senso civico e di sopravvivenza a rispettare le regole del riciclo e della raccolta differenziata dei rifiuti, nulla in contrario. Dure leggi regolano l'inquinamento e vi sono persino le contestatissime domeniche ecologiche nelle nostre città. Una cosa sola mi chiedo, ovvero quando Stati Uniti, Cina e India, i maggiori inquinatori mondiali, si adegueranno alle esigenze mondiali. Quando il Brasile la smetterà di consumare il polmone verde del Mondo, quella Foresta Amazzonica mutilata e sempre più malata, quando ci sarà un assemblea mondiale sull'ambiente che non fallirà per i veti di queste Nazioni assassine, che uccidono ogni giorno il nostro futuro.

Io per primo, molte volte, mi lamento degli sforzi che impone la raccolta differenziata e quasi mai riesco a farla seriamente, specialmente quando vedo i cassonetti pieni di ogni sorta di rifiuto, tranne di quelli che vi dovrebbero andare. Perché non riusciamo davvero a capire che continuando ad inquinare, a distruggere, ad affumicare e a mischiare ci stiamo uccidendo con le nostre mani?
Mi sento male quando sento al telegiornale di discariche abusive, che portano miliardi nelle tasche delle mafie. Quando il mondo crollerà nei rifiuti e nei veleni, mangeremo soldi e berremo petrolio, probabilmente.
L'ultimo disastro ambientale nel Golfo del Messico, con la piattaforma della British Petroleum in fiamme e tonnellate di oro nero in mare ha aperto gli occhi su quanto sia facile distruggere tutto, far precipitare la situazione e annegare nei nostri errori. I rifiuti radioattivi scaricati nei deserti africani o nelle già citate discariche mafiose, uccideranno i nostri figli, così come i fumi delle fabbriche cinesi che non si attengono a nessun protocollo internazionale.
Intanto cambiano le stagioni, si sciolgono i ghiacciai eterni e affondano i continenti. Gli scienziati ci raccontano che sono episodi ciclici, che si ripetono nei secoli, ma vorrei vedere sul libro paga di quale azienda multinazionale sono questi signori.
Forse questo Mondo non ha mai capito nulla dell'uomo e continuerà a farlo vivere per qualche secolo, ma prima o poi l'equilibrio si spezzerà e allora non ci sarà nulla da fare. Si guarderà indietro e, come sempre, ci si renderà conto che qualcosa si sarebbe potuto fare, ma non si è fatto, si cercheranno i colpevoli e si troveranno capri espiatori. Trattenendo il fiato, si chiederà scusa. E il sipario calerà.

Flavio

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