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martedì 24 agosto 2010

QUESITI DISINFORMATI


Per un italiano all'estero come sono io fino ad Ottobre, è difficile scrivere qualcosa di nuovo sul nostro Paese. Ogni giorno ci bombardano con le solite notizie: Fini che ha osato ribellarsi a Berlusconi e viene distrutto mediaticamente per un appartamento a Montecarlo, come se Silvietto santo non avesse distrutto la Costa Smeralda con la sua villa e i suoi anfiteatri. Poi parliamoci chiaro, fossero davvero quelli i problemi saremmo a posto; girando i canali ci son le borse che crollano e l'economia che affonda, come se nessuno dei grandi maestri sapesse ciò che accade, come se volessero farci davvero credere che questa crisi è nata dal nulla, ma insieme ne usciremo. Ancora non capisco come facciano i ricchi ad essere ancora più ricchi e i poveri ad essere ancora più poveri, insomma almeno in questo bisognerebbe essere uguali, no? Certo...

Sempre ascoltando la grande informazione si ascoltano vaneggiamenti estivi di Bossi su fantomatiche milizie padane che con i fucili prenderanno le loro terre, liberandole da Roma ladrona, che discende dai barbari mentre in Padania discendono dai valorosi popoli Celti. Dimenticando naturalmente che ai tempi dei loro eroi, questi erano pastori semicivilizzati che si vestivano con pelli di animali, mentre a Roma c'erano gli acquedotti e la civiltà vera.
L'orecchio cade sugli incidenti stradali, su giovani vite spezzate dalla strada, dall'incoscienza e, a volte, da genitori che regalano macchine da cinquantamila euro a ragazzini di diciotto anni, mandandoli distrattamente in giro per le strade, augurandosi che non sprechino troppi soldi. Il sorriso di un figlio per un'Audi, vale davvero un titolo di giornale la mattina dopo?

Guardando tutta questa informazione, tuttavia non vedo ancora notizie che riguardano le indagini sui politici, sui loro scandali, sulle loro tangenti e sulle morti di Stato. Dobbiamo aspettare che ne muoia qualcuno per capire qualcosa della sua vita e del suo marcio? Non vedo inchieste giornalistiche sulle epurazioni televisive e giornalistiche che colpiscono quei quattro gatti che ancora vogliono dire qualcosa, non c'è nulla al riguardo dei ragazzi iraniani che vogliono la libertà e la liberazione della tirannia fondamentalista, non leggo e non vedo da nessuna parte dei crimini del nostro partner commerciale Gheddafi, non sento di inchieste per crimini contro l'umanità nei confronti del signor George W. Bush e di tutta la sua amministrazione e dei responsabili delle banche che sovvenzionano i traffici di armi nel mondo.
Non vedo da nessuna parte la spiegazione sulle cause di un mancato intervento energico delle milizie mondiali in Somalia, dove è dal 1991 che c'è una guerra civile, mentre l'invasione del petroliosissimo Kuwait è stata risolta in meno di un mese a suo tempo. Non sento di inchieste sulle cause dello schifo che si vede ogni giorno, ma sento delle accuse fasulle a chi cerca di dire la verità.

Alla fine di tutto, smetto di pormi quesiti più grandi di me e sintonizzo su Studio Aperto, il mio Non-Telegiornale preferito, che saggiamente non mette la sigla TG davanti al nome e dopo 5-6 minuti di cronaca mi parla della Love Story tra DJ Francesco e la Marcuzzi e mi dice quale taglia di reggiseno ha la soubrette di turno.

E mi tornano in mente Elio e le Storie Tese: "Ma l'Italia è questa qua..."

Flavio

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non solo l'Italia, amico mio.

RADIO BACCANO ha detto...

Già... Però mi piacerebbe che il mio Paese fosse un po' meglio...

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